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Cartari, Vincenzo; Malfatti, Cesare [Editor]; Deuchino, Evangelista [Oth.]; Pulciani, Giovanni Battista [Oth.]
Le Imagini De gli Dei de gli Antichi, Del Signor Vincenzo Cartari Regiano: Nelle quali sono descritte la Religione de gli Antichi, li Idoli, riti, & Ceremonie loro, Con l'agiunta di molte principali Imagini, che nell'altre mancauano, Et con l'espositione in epilogo di ciasceduna, & suo significato — In Venetia: Appresso Euangelista Deuchino, & Gio. Battista Pulciani, 1609

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https://doi.org/10.11588/diglit.71026#0306
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$7° Imaginidei Dei
quale quitti narrava le gìusìe cagioni , cheefsi haueuano di movere la
guerra, da poi flnegaua vn’hasìa ne1 campi de* nimici. Fu anco in altre
maniere gridata,&dichiarata la guerra apprefio degli antichi, come ho
già detto nella imagine di Giano,& dirò in quella di dMarte, se verrà a
proposito. Et concludendo di Bellona, dico, eh*ella su disferente almeno
di imagine da Minerva,alla quale,per ritornare alsuo disegno, spulcio
mette sopra Felino vna ghirlanda di vliuo, che quefto arbore su dato co-
me proprio a lei dagli antichi,perch'ella ne su ritrouatrice, come la chia-
ma anco Virgilio, Q> come racconta la savola della contesi,cbe su tra lei,
Herodoto & q^{tunofapra ilpojsefto di ^thene',oue Hcrodoto serine,che su ilme-
tó a Miner desimo > ohe Minerva sece naseert all'hora, & che abbruciò insieme
uà. con la Città abbruciata già da*rPersi,ma che lo (lesso dì anco rigermogltò,
& crebbe all*altera di due cubiti. Et dicono alcuni, che su così sinto>
perche Minerva su laprima , chemoFìrafìeilmododi spremere Foglio
dalle vliue,&anco perche non si può acquisiare le Jcien^e sen^a srequen
te Studio,^lunghe vigilie,Onde si legge,che pur anco in M tbenesa de-
Lucerna ditata à quella Dea vna lucerna d’oro,la quale ardeva di continuo,nè vi
di Miner- mettevano però olio più di vna volta Canno, & quello era, dice ‘Pausa-
ua ’ nia, perche il lucignolo era di certa forte lino,che non si lascia confitmare
dal suoco. Et il medesimor acconta , che appresso de* Corinthi hauendo
Epopéo per certa vittoria satto vn tempio a Minerva, la pregò , che mo-
A rtì di Mi grasse qualche sogno di hauerlo caro,&che subito quivi dinanzi al dedi-
Herua* cato tempio spiccò suori della terra vnrampollo di oglio. D’onde si può
veder e, che a ragione su dato àcosteil* vliuo, neper lo studio sidamente
del sapere,ma per l’estecitio anchora delle arti da lei trovate, come silare,
cucireilejsere,& sare delle altre cofe,chcsono proprie alle donne. Ter le
quali i (jreci hebbero vna grande statua di legno,di quesla ‘Dea, chese-
Minerua ^euas°Pra '“,n*a^0 seS^°>e ^tieua vna conocchia con ambe le mani: Et i
con la co- Romani in certo dì delle sesse celebrate di Mar'go a Minerva,sacevano,
nocchia.^ che le padrone convitavano le santi 3 &leferuiuanodiloroinano, quasi
Minenja^ C^e V°lessirQ mostrare di riconoscere da quella l’vtile , che traheuano •
dalle serve col silare t tessere, cucire, sare l*altre cofe, delle quali ella
era (lata la inuentrice;&chele serve parimente per leihauessero questo
premio delle satichetolerate tutto Fanno nelle M trovate da lei. La
Civetta anchora su posta alle volte sù Felino a Minerva, come vccello suo
proprio,e da lei amato di modo,che ò siale sui capolavoro a piedi,ella l*ha
quasi sempre secondi che vogliono alcuni efiere la ragione, che in ^dthene
citta cara a quefla ‘Dea sopra tutte Faltre, come moftra il nome, che ella
hobbecommune con questa , lo studio delle sidente , e delle buone
arti,
 
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