Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Cartari, Vincenzo; Malfatti, Cesare [Oth.]; Deuchino, Evangelista [Oth.]
Le Imagini De gli Dei de gli Antichi Del Signor Vincenzo Cartari Reggiano: Nelle quali sono descritte la Religione de gli Antichi, li Idoli, riti, & Ceremonie loro, Con l'aggiunta di molte principali Imagini, che nell'altre mancauano, Et con l'espositione in epilogo di ciascheduna, & suo significato — In Venetia: Apresso Euangelista Deuchino, 1624

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.65991#0124
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
88 ImaginideiDei
La Lunare se nel quatto appai ir (ch'vnqua
Quefto non salle) andrà bella,? ferena
Con le lucide corna per lo Cielo,
Quel giorno,e gli altroché verr ano a dietro
Ter tutto il meje,sianoasciutti)e queti.
L*altra vesse tutta negra moflra,che la Luna,come ho già detto più
volte,non hà lume da sè,ma da altri lo ri cene. Hanno poi detto alcuni,che
.Apuleio mette quel ciembalo in mano à quella Dea, per moftrare la v-
sango, de gli antichi, li quali vsciti allo scoperto saceuano certo strepito,
& rumore con vasi di rame,&di serro,pensindo digiouare in quel modo
alla Luna, allhora eh’e la perde il lume per inrraporsi la terra sra lei, &
il Sole,che è nel tempo della Ecclifse,della quale non sapendo la causa.di-
cenano,che la Luna era tirata in terra persorga d* incanti,perche all'horti
alcuni Incantatori ballettano dato ad intendere al mondo di potere sare
quello,e più anchora. Onde Virgilio disse in per fona di certa maga, che
gli incantati verfi hanno sorga di ritirare la Luna giù dal Cielo : & di
Lfrsedeasi leggespefro,che ella sattua disendere la Lunaa fuodispettoz
& Lucano parlando degl’incantatori della Thessaglia dice,che esfc furono
i primi,che sacess ero sor^a alle fi elle,& che saceuano diventar la Luna,
t?egra,& oseura allhora,che elladoueua esserepiù chiara,? più lucida J3
la. tenevano tale sin che ella sosse venuta in terra à sar e quello,eh e voleva
no. Et appresso di puleio vna di quefie incantatricisi vanta di potere sa
tre ogni gran male altiDei.& di potere osurare a suopiacere laluce del-
le selle, perche la sir^a di que’ diabolici incanti valeua non sidamente
cantra la Luna,ma contra il Sole ancora,? tutte le bielle,e cantra tutti gli
altri Dei così del dito, come dell'inserno ; alti qualioltre a tutte le altre
Porfirio. maledette cerimonie silettano minacciare (come siriue Dorsirio a certa
gran Sacerdote dell*Egitto,& lo riserisee Theodorito)di rompere,e spe1^-
%are il Cielo {sorfè perche cadeslero tutti à basso ) di rivelare gli occulti
wisterij di Iside,Gl di publicare tutte le cesi sitte più sicrete, di sare che la,
barca di Caronte non passerapiù anime, di dare le membra di Osiri à Ti-
sone,che le fquarci, &sparga per tutto, & altre silmili pazzie, mettendo
siempre innanaf quello,che pensauano,che più dispiacesse à quel Dio,cui
volevano sare sior^a,perche venisee ad ubbidire loro. Et sorsè che a que-
sto sù simile quello, che si legge appresso di Ovidio di Fauno, & di Fico
2sumi,oueroDemonii habitatori del monte .Attentino, chetirassero per
arte magica,& a sorerà d'incanti Giove di Cielo a venire a rispondere lo-
rOsbcncbe dannassero poi i Bimani questa diabolica arte ,nèla volcsier®
Image description
There is no information available here for this page.

Temporarily hide column
 
Annotationen