CELLINI. 333
di mille, per esser opera ricca d'assai figure
e fogliami e smalti e gioje. Io mi presi
quel che io fossetti avere, e feci disegno
d' andarmi con Dio di Roma. In questo
tempo il Papa mandò il detto libretto al-
lo Imperatore per un suo nipote, doman-
dato il Signor Sforza (i): il quale presen-
tando il libro all' Imperatore, 1 Imperatore
lo ebbe gratissimo, e subito domandò di
me. Il giovane Signor Sforza ammaestrato
disse, che per essere io infermo non ero
andato . Tutto mi fu ridetto.
Intanto messomi io in ordine per an-
dare alla volta di Francia, me ne volevo
andare soletto; ma non possetti per conto
d' un giovanetto che stava meco, il quale
si domandava Ascanio. Questo giovane era
di età molto tenera , ed era il più mirabil
servitore che fussi mai al mondo; e quan-
do io lo presi , e' si era partito da un suo
maestro, che si domandava Francesco, ch'era
spaglinolo e orefice. Io che non avrei vo-
luto pigliar questo giovanetto per non ve-
nire in contesa col detto Spagnuolo, dissi
accusativo, a cui è soppressa la preposizione per, come
fa spesso il Cellini .
(i) Sforza Sforza, figlio di Bosio Conte di Santa
Fiora e di Costanza Farnese figlia naturale di Paolo III.,
era allora un giovinetto di i6. anni, ed appunto in
quest' anno i536. si arruolò all' armata di Carlo V., e
riuscì poi famoso capitano de' suoi tempi. V. Batti Sto-
ria della famiglia Sforza .
di mille, per esser opera ricca d'assai figure
e fogliami e smalti e gioje. Io mi presi
quel che io fossetti avere, e feci disegno
d' andarmi con Dio di Roma. In questo
tempo il Papa mandò il detto libretto al-
lo Imperatore per un suo nipote, doman-
dato il Signor Sforza (i): il quale presen-
tando il libro all' Imperatore, 1 Imperatore
lo ebbe gratissimo, e subito domandò di
me. Il giovane Signor Sforza ammaestrato
disse, che per essere io infermo non ero
andato . Tutto mi fu ridetto.
Intanto messomi io in ordine per an-
dare alla volta di Francia, me ne volevo
andare soletto; ma non possetti per conto
d' un giovanetto che stava meco, il quale
si domandava Ascanio. Questo giovane era
di età molto tenera , ed era il più mirabil
servitore che fussi mai al mondo; e quan-
do io lo presi , e' si era partito da un suo
maestro, che si domandava Francesco, ch'era
spaglinolo e orefice. Io che non avrei vo-
luto pigliar questo giovanetto per non ve-
nire in contesa col detto Spagnuolo, dissi
accusativo, a cui è soppressa la preposizione per, come
fa spesso il Cellini .
(i) Sforza Sforza, figlio di Bosio Conte di Santa
Fiora e di Costanza Farnese figlia naturale di Paolo III.,
era allora un giovinetto di i6. anni, ed appunto in
quest' anno i536. si arruolò all' armata di Carlo V., e
riuscì poi famoso capitano de' suoi tempi. V. Batti Sto-
ria della famiglia Sforza .