IÌ2 VITA DI BENVENUTO
mettere a descrivere questa mia vita che io
ho cominciato, e le cose che in essa ap-
punto s'appartengono .
Seguitando di esercitare le mie artiglierie
continuamente, per mezzo di esse in un me^
se intero che noi stemmo nel Castello as-
sediati (i) mi occorse molti grandissimi ac-
cidenti degni di raccontarli tutti ; ma per
non volere esser tanto lungo nè volermi
dimostrare troppo fuor della mia professio-
ne, ne lascerò la maggior parte, dicendone
solo quelli che mi sforzano, i quali sono
i manco e i più notabili. E questo è il
primo , che, avendomi fatto quel detto
Messer Antonio Santa Croce discender giù
dell' Angiolo , perchè io tirassi a certe case
vicine al Castello dove si erano veduti en-
trare certi degl' inimici di fuora , inmentre
ch'io tiravo, a me venne un colpo d'arti-
glieria , il quale dette in un cantone di un
merlo, e presene tanto, che fu causa di
non mi far male: perchè quella maggior
(i) Dal 6. Maggio ai 5. Giugno durò l'assedio di
Castel S. Angelo, e il sacco e la desolazione di Roma.
Sono incredibili gli eccessi d'empietà, di barbarie, dava,
rizia e di libidine commessi in questo tempo dai Cesa-
riani. Vedi le relazioni del Sacco di Roma del Guicciar-
dini, di Jacopo Buonaparte e del laldes. Clemente VII.
avendo consumate le provvigioni, dopo aver dato il (fastel-
lo, ogni sua ricchezza e sé medesimo in mano dei ne-
mici , restò ivi prigioniero fino ai 9. Dicembre, in cui
travestito da mercatante e quasi solo fuggì ad Orvieto ,
avendola sue Spèse imparato a diffidare d' ogni convera-
zinne .
mettere a descrivere questa mia vita che io
ho cominciato, e le cose che in essa ap-
punto s'appartengono .
Seguitando di esercitare le mie artiglierie
continuamente, per mezzo di esse in un me^
se intero che noi stemmo nel Castello as-
sediati (i) mi occorse molti grandissimi ac-
cidenti degni di raccontarli tutti ; ma per
non volere esser tanto lungo nè volermi
dimostrare troppo fuor della mia professio-
ne, ne lascerò la maggior parte, dicendone
solo quelli che mi sforzano, i quali sono
i manco e i più notabili. E questo è il
primo , che, avendomi fatto quel detto
Messer Antonio Santa Croce discender giù
dell' Angiolo , perchè io tirassi a certe case
vicine al Castello dove si erano veduti en-
trare certi degl' inimici di fuora , inmentre
ch'io tiravo, a me venne un colpo d'arti-
glieria , il quale dette in un cantone di un
merlo, e presene tanto, che fu causa di
non mi far male: perchè quella maggior
(i) Dal 6. Maggio ai 5. Giugno durò l'assedio di
Castel S. Angelo, e il sacco e la desolazione di Roma.
Sono incredibili gli eccessi d'empietà, di barbarie, dava,
rizia e di libidine commessi in questo tempo dai Cesa-
riani. Vedi le relazioni del Sacco di Roma del Guicciar-
dini, di Jacopo Buonaparte e del laldes. Clemente VII.
avendo consumate le provvigioni, dopo aver dato il (fastel-
lo, ogni sua ricchezza e sé medesimo in mano dei ne-
mici , restò ivi prigioniero fino ai 9. Dicembre, in cui
travestito da mercatante e quasi solo fuggì ad Orvieto ,
avendola sue Spèse imparato a diffidare d' ogni convera-
zinne .