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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0174
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fffo VITA DI BENVENUTO
renze con parecchi altri compagni ..Era la
peste inestimabile, grande. Giunto a Firen-
ze, trovai il mio buon padre, il quale pen-
sava o che io fussi morto in quel sacco o
che a lui ignudo io tornassi. La qual cosa
avvenne tutto il contrario : ero vivo, con
di molti danari, con un servitore ; ed ero
a cavallo. Giunto al pio vecchio, fu tanta
l'allegrezza che io gli vidi, che certo pen-
sai , mentre m'abbracciava e baciava, che
per quella morisse. Subito raccoltogli quel-
le diavolerie del sacco , e datogli una buo-
na quantità di scudi in mano, i quali sol-
datescamente io mi avevo guadagnati , ap-
presso fattosi le carezze il buon padre ed
io, subito se n'andò a ricomperarmi il ban-
do; e s'abbattè per sorte a essere degli Otto
un di quelli che me l'aveva dato, ed era
quello che indiscretamente aveva detto quel-
la volta a mio padre , che mi voleva man-
dare in villa co' lanciotti ; per la qual cosa
maio padre usò alcune accorte parole in at-
to di vendetta, causate da' favori che mi
aveva fatto il Signor Orazio Baglioni. Stan-
do così , io dissi a mio padre come il Si-
gnor Orazio mi aveva eletto per Capitano ,
e ch' e mi conveniva cominciare a pensare
di far la Compagnia. A queste parole stur-
batosi subito il povero padre, mi pregò
per l'amor di Dio, ch'io non dovessi atten-
dere a tal impresa , contuttoché egli cono-
scessi ch'io sarei stato atto a quella e a
maggior cosa, dicendomi appresso , che ave-
 
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