irai
lettore non si debba mai dimenticare , che
questo libro per quanto abbondi di bellezze
di stile e di squisiti fiori di lingua, è la-
voro di un artista , che quantunque dotato
di molto ingegno e di fantasia straordina-
ria, era sprovveduto affatto di regolare
educazione letteraria , e senza aver mai
avuto precetti di grammatica alcuna , scri-
veva colla lingua , cogli idiotismi e collo
stesso disordine , con cui favellava a que
tempi il volgo di Firenze e di Roma. Quin-
di le frequenti sconcordanze , le storpiature
de' vocaboli , le costruzioni inesatte e le
stravaganti irregolarità ne periodi devonsi
bene spesso considerare come originali. E
ciò parrà tanto più probabile se si rifletterà,
che il Cellieri trasportato dal suo impetuoso
temperamento riscaldatasi non poco nelle
sue narrazioni, e volendo alla sua ma-
niera dipingere tutte le circostanze dei fatti
e delle persone , non poteva tener sem-
pre dietro al filo del discorso, massima-
mente non iscrivendo egli stesso , ma det-
tando rapidamente la sua opera ad un ragaz-
zo , mentre egli lavorava nella sua professio-
ne. Per verità s'accorse egli stesso di questi
difetti del suo dettato ; ed avealo per ciò sot-
toposto agli occhi del Varchi, perchè ne lo
correggesse . Ma come si vede dalla Let-
tera del Cellini, che io fò precedere a que-
sta Rita , non volle quel grand' uomo met-
ter mano ai manoscritti dell' amico , per
timore senza dubbio di non togliervi quelle
lettore non si debba mai dimenticare , che
questo libro per quanto abbondi di bellezze
di stile e di squisiti fiori di lingua, è la-
voro di un artista , che quantunque dotato
di molto ingegno e di fantasia straordina-
ria, era sprovveduto affatto di regolare
educazione letteraria , e senza aver mai
avuto precetti di grammatica alcuna , scri-
veva colla lingua , cogli idiotismi e collo
stesso disordine , con cui favellava a que
tempi il volgo di Firenze e di Roma. Quin-
di le frequenti sconcordanze , le storpiature
de' vocaboli , le costruzioni inesatte e le
stravaganti irregolarità ne periodi devonsi
bene spesso considerare come originali. E
ciò parrà tanto più probabile se si rifletterà,
che il Cellieri trasportato dal suo impetuoso
temperamento riscaldatasi non poco nelle
sue narrazioni, e volendo alla sua ma-
niera dipingere tutte le circostanze dei fatti
e delle persone , non poteva tener sem-
pre dietro al filo del discorso, massima-
mente non iscrivendo egli stesso , ma det-
tando rapidamente la sua opera ad un ragaz-
zo , mentre egli lavorava nella sua professio-
ne. Per verità s'accorse egli stesso di questi
difetti del suo dettato ; ed avealo per ciò sot-
toposto agli occhi del Varchi, perchè ne lo
correggesse . Ma come si vede dalla Let-
tera del Cellini, che io fò precedere a que-
sta Rita , non volle quel grand' uomo met-
ter mano ai manoscritti dell' amico , per
timore senza dubbio di non togliervi quelle