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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Bearb.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0362
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328 VITA DI BENVENUTO
avevo vinto lui , andai cercando di vincer
me, e con nuovi modi feci una tinta,
eh' era meglio di quella, eh' io avevo fatto
di gran lunga. Dipoi io mandai a chiamare
i giojellieri, e tinto colla tinta di Miliano
il diamante , dipoi ben netto, lo ritinsi colla
mia. Mostrolo a' gioiellieri, un primo va-
lentuomo di loro, il quale si domandava
Raffaello del Moro (i), prese il diamante
in mano e disse a Gajo: Benvenuto ha
passato la tinta di Miliano . Gajo , che non.
lo voleva credere , preso il diamante in ma-
no, disse: Benvenuto , questo diamante è
meglio duemila ducati, che colla tinta di
Miliano. Allora io dissi : dappoiché io ho
vinto Miliano, vediamo s' io mi potessi vin-
cere da me medesimo; e pregatili , che mi
aspettassino un poco , andai in sur un mio
palchetto , e fuora della presenza loro ri-
tinsi il diamante, e portatolo a' giojellieri,
Gajo Subito disse: questa è la più mirabil
cosa, eh' io vedessi mai in tempo di mia
vita , perchè questo diamante vale meglio
che diciottomila scudi , dove che appena
noi io stimavamo dodici. Gli altri giojellieri
voltisi a Gajo, dissono: Benvenuto è la
gloria dell' arte nostra , e meritamente e alle
sue tinte e a lui doviamo (2) far di ber-
retta . Gajo allora disse : io lo voglio an-

(1) V. retro a pag. 154, e 167.
(2) Doviamo è usato anche da Francesco da Bar-

berino .
 
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