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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0372
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338 VITA DI BENVENUTO
tua libertà e va dove tu vuoi. Don Die-
go restò maravigliato di questo, che ogni
altra cosa aspettava. In questo , Ascanio
insieme col padre mi pregava, eh' io gli
dovessi perdonare e ripigliarlo. Doman-
dato chi era quello che parlava per lui ,
iro disse esser suo padre; al quale dopo
molte preghiere dissi : e per esser voi suo
padre , per amor vostro lo ripiglio.
Essendomi risoluto, com'io dissi poco
fa, riandarmene alia volta di Francia , sì
per aver veduto che il Papa non mi ave-
va in quel concetto di prima, che per via
delle male lingue mi era stata intorbidata
la mia gran servitù, e per paura che
i che potevano non mi facessino peg-
gio; però mi ero disposto di cercar al-
tro pae-e per vedere se io trovavo mi-
glior fortuna, e volentieri mi andavo con
Dio solo. Essendomi risoluto la sera per
partirmi la mattina , dissi a quel fedel Fe-
lice, che si godessi tutte le cose mia inti-
no al mio ritorno; e se avveniva ch' io
non ritornassi , volevo, che o^ni cosa fussi
suo: e perchè io avevo un garzone peru-
gino, il quale mi aveva ajutato finir quel-
1' opera del Papa, a questo detti licenza ,
avendolo pagato delle sue fatiche. Il qual
mi di^se, che mi pregava , ch' io lo lasciassi
venir meco, e ch' egli verrebbe a sue spe-
se, e che s' egli accadessi , ch' io mi fer-
massi a lavorare col Re di Francia, egli
era pure il meglio , ch' io avessi meco delti
 
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