CELLINI. 353
mi vedevano , m'avrebbono ammazzato. Pas-
sammo innanzi e scampammo quell' altra fu-
ria . Arrivammo a Surich città maravigliosa ,
pulita quanto un giojello. Riposammo un
giorno intero, dipoi una mattina per tempo
ci partimmo, e capitammo a un' altra bella
città chiamata Salutarlo (i) : di quivi ca-
pitammo a Usanna (2), da Usanua a Gi-
nevra , da Ginevra a Lione, sempre cantan-
do e ridendo. A Lione mi riposai quattro
giorni, molto mi rallegrai con alcuni mia
amici , fui pagato della spesa ch' io avevo
fatta ; dipoi in capo de' quattro giorni presi
il cammino per la volta di Parigi . Questo
fu viaggio piacevole , salvochè quando giu-
gnemmo alla Palissa (3), una banda di ven-
turieri ci volsono assassinare, e con non
poca virtù ci salvammo. Dipoi ce ne an-
dammo insino a Parigi senza un disturbo
al mondo, e sempre cantando e ridendo
giugnemmo a salvamento . Riposatomi al-
quanto, me n'andai a trovare il Rosso di-
pintore , il quale stava al servizio del Re
Francesco (4). Questo Rosso io 'pensavo
ch' egli fussi il maggior amico ch' io avessi
al mondo, perchè io gli avevo fatti in Ro-
ma i maggiori piaceri, che possa fare un
(1) Soletta , in francese Soleure, ed in tedesco Sol-
chimi .
(2) Losanna.
(3) La Pakce tra Lione e Moulins.
(4) I Francesi lo chiamano Maitre Roux. V. retro
a pag. 75.
Benv, Cellini ^ 1. ^3
mi vedevano , m'avrebbono ammazzato. Pas-
sammo innanzi e scampammo quell' altra fu-
ria . Arrivammo a Surich città maravigliosa ,
pulita quanto un giojello. Riposammo un
giorno intero, dipoi una mattina per tempo
ci partimmo, e capitammo a un' altra bella
città chiamata Salutarlo (i) : di quivi ca-
pitammo a Usanna (2), da Usanua a Gi-
nevra , da Ginevra a Lione, sempre cantan-
do e ridendo. A Lione mi riposai quattro
giorni, molto mi rallegrai con alcuni mia
amici , fui pagato della spesa ch' io avevo
fatta ; dipoi in capo de' quattro giorni presi
il cammino per la volta di Parigi . Questo
fu viaggio piacevole , salvochè quando giu-
gnemmo alla Palissa (3), una banda di ven-
turieri ci volsono assassinare, e con non
poca virtù ci salvammo. Dipoi ce ne an-
dammo insino a Parigi senza un disturbo
al mondo, e sempre cantando e ridendo
giugnemmo a salvamento . Riposatomi al-
quanto, me n'andai a trovare il Rosso di-
pintore , il quale stava al servizio del Re
Francesco (4). Questo Rosso io 'pensavo
ch' egli fussi il maggior amico ch' io avessi
al mondo, perchè io gli avevo fatti in Ro-
ma i maggiori piaceri, che possa fare un
(1) Soletta , in francese Soleure, ed in tedesco Sol-
chimi .
(2) Losanna.
(3) La Pakce tra Lione e Moulins.
(4) I Francesi lo chiamano Maitre Roux. V. retro
a pag. 75.
Benv, Cellini ^ 1. ^3