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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0043
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CELLINI. 9
caro, e sia il benvenuto. Tutte quelle per-
sone, che erano quivi, lietamente lo doman-
darono , come se gli aveva a por nome .
Giovanni mai non rispose loro altro , se
non : e'sia il benvenuto; e risolvettesi dar-
mi tal nome al Santo Battesimo , e così
mi vo vivendo colla grazia di Dio .
Ancora viveva Andrea Celimi che io

avevo già l'età di tre anni in circa , ed
egli passava li cento anni. Avevano un
giorno mutato un certo cannone d'un ac-
quajo, e del detto n'era uscito un gran-
de scarpione, il quale loro non avean ve-
duto: ed era dell' acquajo sceso in terra ,
e itosene sotto una panca: io lo vidi, e
corso a lui , gli misi le mani addosso . 11
detto scarpione era sì grande, che avendolo
io nella piccola mano, da uno de' lati avan-
zava fuori la coda , e dall' altro avanzava

tutte due le bocche : e dicono, che con
festa corsi al mio avo dicendo: vedi, non-
no mio, il mio bel granchiolino? Cono-
sciuto questo quel buon vecchio, ch' egli
era uno scarpione, per il grande spavento
e per la gelosia di me, fu per cader mor-
to, e me lo chiedeva con gran carezze:
io tanto più lo stringevo piangendo, che
non lo volevo dare a persona. Mio padre,
che era ancora in casa , corse a colai gri-
da, e stupefatto non sapeva trovar rimedio,
che quel velenoso animale non m'uccidesse.
In questo gli venne veduto un pajo di for-
bicine e così, lusingandomi, gli tagliò la
 
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