CELLINI. 417
parlassi , avvengachè da me medesimo io
farei più presto e meglio una cotal risolu-
zione. Così mi promise . Allora io volsi tut-
to il cuore a Dio; e divotissimamente lo
pregavo, che gli piacessi l'ajutarmi nel suo
regno; e che sì bene io m'ero dolto (1),paren-
domi questa tale partita in quel modo molto
innocente, per quanto promettevano gli
ordini delle leggi; e sebbene io avevo fatto
degli omicidj , quel suo Vicario m' aveva
dalla patria mia chiamato e perdonato col-
l'autorità della legge sua: e quello che io
avevo fatto, tutto s'era fatto per difensione
tutta di questo corpo, che Sua Divina Mae-
stà m'aveva prestato: di modo eh' io non
conoscevo , secondo gli ordini con che si
viveva nel mondo, di meritare quella mor-
te; ma che a me mi pareva, che m inter-
venissi quel che avviene a certe sfortunate
persone , le quali andando per la strada ,
casca loro un sasso da qualche grand' al-
tezza in sulla testa e l'ammazza. Qual si
vede spesso essere potenza delle stelle: non
già che quelle sieno congiurate (2) contro
a di noi per farci bene o male; ma vien
fatto nelle congiunzioni, alle quali si di-
ce che noi siamo sottoposti . Sebbene io
conosco d' avere il libero arbitrio; e se la
mia fede fosse santamente esercitata, io son
(1) Dolto per doluto; idiotismo senza esempio
(2) Il Cocchi legge congiunte.
Bene. Cellini f. L
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parlassi , avvengachè da me medesimo io
farei più presto e meglio una cotal risolu-
zione. Così mi promise . Allora io volsi tut-
to il cuore a Dio; e divotissimamente lo
pregavo, che gli piacessi l'ajutarmi nel suo
regno; e che sì bene io m'ero dolto (1),paren-
domi questa tale partita in quel modo molto
innocente, per quanto promettevano gli
ordini delle leggi; e sebbene io avevo fatto
degli omicidj , quel suo Vicario m' aveva
dalla patria mia chiamato e perdonato col-
l'autorità della legge sua: e quello che io
avevo fatto, tutto s'era fatto per difensione
tutta di questo corpo, che Sua Divina Mae-
stà m'aveva prestato: di modo eh' io non
conoscevo , secondo gli ordini con che si
viveva nel mondo, di meritare quella mor-
te; ma che a me mi pareva, che m inter-
venissi quel che avviene a certe sfortunate
persone , le quali andando per la strada ,
casca loro un sasso da qualche grand' al-
tezza in sulla testa e l'ammazza. Qual si
vede spesso essere potenza delle stelle: non
già che quelle sieno congiurate (2) contro
a di noi per farci bene o male; ma vien
fatto nelle congiunzioni, alle quali si di-
ce che noi siamo sottoposti . Sebbene io
conosco d' avere il libero arbitrio; e se la
mia fede fosse santamente esercitata, io son
(1) Dolto per doluto; idiotismo senza esempio
(2) Il Cocchi legge congiunte.
Bene. Cellini f. L
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