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Cellini, Benvenuto; Carpani, Giovanni Palamede [Oth.]
Opere di Benvenuto Cellini (Volume 1): Vita di Benvenuto Cellini: orefice e scultore fiorentinoda lui medesimo scritta, nella quale si leggono molte importanti notizie appartenenti alle arti ed alla storia del secolo XVI — Milano: Dalla Società Tipografica de' Classici Italiani, contrada di s. Margherita, 1806

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https://doi.org/10.11588/diglit.71580#0457
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CELLINI. 4^3
resto del giorno e della notte sempre stavo
al bujo pazientemente, non mai fuori de'
pensieri di Dio e di questa nostra fragilità
umana; e mi pareva esser certo in brevi
giorni d'avere a finir quivi e in quel modo
la mia sventurata vita. E pure , il meglio
ch' io potevo , da me stesso mi confortavo,
considerando quanto maggior dispiacere mi
saria stato in nel passare della vita mia
sentire quelle inestimabili passioni del col-
tello (i) ; dove stando a quel modo , io la
passavo con un sonnifero , il quale mi s'era
fatto molto più piacevole, che quello di pri-
ma: e a poco a poco mi sentivo spegnere ,
insinattanto che la mia buona complessione
si fu accomodata a quel purgatorio. Dipoi
che io sentì' essersi lei accomodata ed as-
suefatta , presi animo di compatirne quello
inestimabile dispiacere infinattanto , quanto
ella stessa me lo comportava. Cominciai da
principio la Bibbia, e divotamente di gior-
no in giorno la leggevo e consideravo, ed
ero tanto invaghito in essa , che se io avessi
potuto, non avrei fatto altro che leggere:
ma come che mi mancava il lume, subito
mi saltava addosso tutti i miei dispiaceri
e davanmi tanto travaglio, che più volte
io mi ero risoluto in qualche modo di spe-
gnermi da me medesimo ; ma perchè e' non

(f) Bisogna dire, che temesse cfi essere scannato in
prigione all' occasione descritta a pag. 418.
 
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