CELLINI. 65
innanzi al Ferragosto ogni due ore facem-
mo insieme conserto (i); in modo che il
giorno d'Agosto (2) andammo in Belvedere,
e mentre che Papa Clemente desinava , so-
nammo que' disciplinati mottetti in modo ,
che il Papa ebbe a dire , non aver mai
sentito musica più soavemente e meglio uni-
ta sonare: e chiamato a sè quel Gio. Jaco-
mo , gli domandò di qual luogo, e in qual
modo egli aveva fatto a avere così buon
Cornetto e Soprano, e lo domandò minu-
tamente chi io ero . Gio. Jacomo detto gli
disse appunto il nome mio. A questo il
Papa disse: dunque questo è il figliuolo di
Maestro Giovanni? E allora , sapendo chi
io ero, soggiunse, che mi voleva al suo ser-
vizio infra gli altri Musici. Gio. Jacomo
rispose: di questo io non mi vanto , che
voi l'abbiate, perchè la sua professione
continuamente si è 1' arte dell' oreficeria , e
in quella egli opera maravigliosamente , e
tirane molto miglior guadagno , che e' non
farebbe al sonare . Il Papa gli disse : tanto
meglio io lo voglio , essendo codesta virtù
di più in lui, che io non m'aspettava .
Fagli acconciare la medesima provvisione
che a voi altri; e da mia parte digli , che
mi serva, e che alla giornata ancora nel-
l'altra professione ampiamente gli darò
(1) Lo stesso che concerto .
(2) Del 1524.
Benv. Celimi Vol. I.
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innanzi al Ferragosto ogni due ore facem-
mo insieme conserto (i); in modo che il
giorno d'Agosto (2) andammo in Belvedere,
e mentre che Papa Clemente desinava , so-
nammo que' disciplinati mottetti in modo ,
che il Papa ebbe a dire , non aver mai
sentito musica più soavemente e meglio uni-
ta sonare: e chiamato a sè quel Gio. Jaco-
mo , gli domandò di qual luogo, e in qual
modo egli aveva fatto a avere così buon
Cornetto e Soprano, e lo domandò minu-
tamente chi io ero . Gio. Jacomo detto gli
disse appunto il nome mio. A questo il
Papa disse: dunque questo è il figliuolo di
Maestro Giovanni? E allora , sapendo chi
io ero, soggiunse, che mi voleva al suo ser-
vizio infra gli altri Musici. Gio. Jacomo
rispose: di questo io non mi vanto , che
voi l'abbiate, perchè la sua professione
continuamente si è 1' arte dell' oreficeria , e
in quella egli opera maravigliosamente , e
tirane molto miglior guadagno , che e' non
farebbe al sonare . Il Papa gli disse : tanto
meglio io lo voglio , essendo codesta virtù
di più in lui, che io non m'aspettava .
Fagli acconciare la medesima provvisione
che a voi altri; e da mia parte digli , che
mi serva, e che alla giornata ancora nel-
l'altra professione ampiamente gli darò
(1) Lo stesso che concerto .
(2) Del 1524.
Benv. Celimi Vol. I.
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