DELL EDITOR FIORENTINO. XXVII
con artifizio maravigliosissimo. Ne' medesimi
tempi non fu chi facesse meglio , fra molti
che si provarono, le medaglie di quel Papa,
eli lui, come ben sanno coloro , che le vi-
dero e n' hanno. E perchè ebbe , per que-
ste cagioni , cura di fare i conj della zecca
di Roma, non sono mai state vedute più
belle monete di quelle, che allora furono
stampate in Roma. E perciò dopo la morte
di Clemente, tornato Benvenuto a Firenze ,
fece similmente i coni, con la testa del
Duca Alessandro, per le monete per la zec-
ca di Firenze , cosi belli e con tanta dili-
genza, che alcune di esse si serbano oggi
come bellissime medaglie antiche, e merita-
mente, perciocché in queste vinse se stesso.
Datosi finalmente Benvenuto alla Scultura
e al fare di getto, fece in Francia molte cose di
bronzo, d'argento e d'oro , mentre stette al
servizio del Re Francesco in quel Regno. Tor-
nato poi alla patria e messosi al servizio del
Duca Cosimo, fu prima adoperato in alcu-
ne cose da orefice, e in ultimo datogli a
fare alcune cose di Scultura; onde condusse
di metallo la statua del Perseo, che ha
tagliata la testa a Medusa, la quale è in
Piazza del Duca, vicino alla porta del pa-
lazzo del Duca , sopra una basa di marmo
con alcune figure di bronzo bellissime , al-
te circa un braccio e un terzo 1' una;
la quale tutta opera fu condotta veramen-
te con quanto studio e diligenza si può
maggiore, a perfezione e posta in detto
luogo degnamente, a paragone della Judit
di mano di Donato , cosi famoso e celebra-
con artifizio maravigliosissimo. Ne' medesimi
tempi non fu chi facesse meglio , fra molti
che si provarono, le medaglie di quel Papa,
eli lui, come ben sanno coloro , che le vi-
dero e n' hanno. E perchè ebbe , per que-
ste cagioni , cura di fare i conj della zecca
di Roma, non sono mai state vedute più
belle monete di quelle, che allora furono
stampate in Roma. E perciò dopo la morte
di Clemente, tornato Benvenuto a Firenze ,
fece similmente i coni, con la testa del
Duca Alessandro, per le monete per la zec-
ca di Firenze , cosi belli e con tanta dili-
genza, che alcune di esse si serbano oggi
come bellissime medaglie antiche, e merita-
mente, perciocché in queste vinse se stesso.
Datosi finalmente Benvenuto alla Scultura
e al fare di getto, fece in Francia molte cose di
bronzo, d'argento e d'oro , mentre stette al
servizio del Re Francesco in quel Regno. Tor-
nato poi alla patria e messosi al servizio del
Duca Cosimo, fu prima adoperato in alcu-
ne cose da orefice, e in ultimo datogli a
fare alcune cose di Scultura; onde condusse
di metallo la statua del Perseo, che ha
tagliata la testa a Medusa, la quale è in
Piazza del Duca, vicino alla porta del pa-
lazzo del Duca , sopra una basa di marmo
con alcune figure di bronzo bellissime , al-
te circa un braccio e un terzo 1' una;
la quale tutta opera fu condotta veramen-
te con quanto studio e diligenza si può
maggiore, a perfezione e posta in detto
luogo degnamente, a paragone della Judit
di mano di Donato , cosi famoso e celebra-