OREFICERIA. 17
differente , che niente si scorge , laonde tutti
s'acconciano in un medesimo modo. Ma pri-
maché io venga al modo del far le tinte ,
volendo ciò dimostrare per mezzo di occa-
sioni importanti, che mi sono venute , di
legar diamanti di molto pregio , siami lecito
fare questa breve digressione , non lontana
dalla materia , di che abbiamo da trattare.
Avendo adunque Carlo V. Imperatore do-
nato a Papa Paolo Farnese , nel suo venire
a Roma dall'impresa di Tunisi, un diaman-
te del valore di dodici mila scudi , legato
in un castone semplice e puro con un po-
co di gamba , il Papa, che un mese innanzi
alla sua venuta aveva fatto un pensiero di
presentar degnamente Sua Maestà, sera com-
piaciuto di mettermi a parte del consi-
glio, che intorno a ciò si deliberasse di fa-
re ; ond' io, considerando al tempo, al luo-
go e al donatore, avendo massimamente in
pronto buona parte del dono , con ogni ri-
verenza debita proposi, che si sarebbe po-
tuto donare a Sua Maestà un Crocifisso
d'oro , posto sopra una croce di lapislazzuli,
pietra preziosissima , e nota per farsene l'az-
zurro oltramarino , facendosi alla detta cro-
ce il piede d'oro , e ornato di certe gioie ,
che aveva Sua Santità; a' piedi della qual
croce avrei collocato tre figurine , le quali
io aveva di già fatte con grandissimo studio
e fatica , che erano la Fede , la Speranza e
la Carità. Il qual consiglio piacendo al Pa-
pa, commesse , che io ne dovessi fare il
modello , e vedutolo, e commessomi, che io
lo mettessi in opera, fu un medesimo tem-
Cellini Benv. ^ol. III, 2
differente , che niente si scorge , laonde tutti
s'acconciano in un medesimo modo. Ma pri-
maché io venga al modo del far le tinte ,
volendo ciò dimostrare per mezzo di occa-
sioni importanti, che mi sono venute , di
legar diamanti di molto pregio , siami lecito
fare questa breve digressione , non lontana
dalla materia , di che abbiamo da trattare.
Avendo adunque Carlo V. Imperatore do-
nato a Papa Paolo Farnese , nel suo venire
a Roma dall'impresa di Tunisi, un diaman-
te del valore di dodici mila scudi , legato
in un castone semplice e puro con un po-
co di gamba , il Papa, che un mese innanzi
alla sua venuta aveva fatto un pensiero di
presentar degnamente Sua Maestà, sera com-
piaciuto di mettermi a parte del consi-
glio, che intorno a ciò si deliberasse di fa-
re ; ond' io, considerando al tempo, al luo-
go e al donatore, avendo massimamente in
pronto buona parte del dono , con ogni ri-
verenza debita proposi, che si sarebbe po-
tuto donare a Sua Maestà un Crocifisso
d'oro , posto sopra una croce di lapislazzuli,
pietra preziosissima , e nota per farsene l'az-
zurro oltramarino , facendosi alla detta cro-
ce il piede d'oro , e ornato di certe gioie ,
che aveva Sua Santità; a' piedi della qual
croce avrei collocato tre figurine , le quali
io aveva di già fatte con grandissimo studio
e fatica , che erano la Fede , la Speranza e
la Carità. Il qual consiglio piacendo al Pa-
pa, commesse , che io ne dovessi fare il
modello , e vedutolo, e commessomi, che io
lo mettessi in opera, fu un medesimo tem-
Cellini Benv. ^ol. III, 2