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5o

BELLINI

tenendo sempre coperti i vasetti , dove si
serba lo smalto, acciò stieno sicuri dalla pol-
vere : ed in ciò si dee usare quella destrez-
za, che farebbe un pittore, volendo dipi-
gnere; che ( come s'è detto ) lo smaltare
é molto simile, perchè gli smalti si lique-
fanno, come i colori : quegli si hquefanno,
coll'olio e coll'acqua, e questi si liquefando
col fuoco. Piglinsi adunque con una palet-
tina di rame piccola gli smalti, e quegli si
distendano a poco a poco sottilissimamente
sopra l'opera, con vaghezza compartendo la
varietà ae' colori degli smalti ; perciocché
sene trovano di color verde, incarnato,
rosso, pagonazzo, tanè, azzurro, bigio, cappa
di frati, e cavezza di moro, che cosi è il
nome del colore di detto smalto : a questi
s' aggiugne il colore dell' acqua marina , il
quale è color molto bello e si adopra be-
nissimo in oro e in argento. Non connu-
mero fra questi il colore dello smalto bian-
co e turchino, perciocché questi non si
pongono fra gli smalti trasparenti. La pri-
ma volta, che s'impone lo smalto, si do-
manda dar la prima pelle, la quale si pone
sottilmente e con gran diligenza ; percioc-
ché bisogna proccurare di mettere la di-
versità de' colori nettissimaniente e in tal
guisa , che paiano miniati, e non che un
colore si sparga nell' altro. Condotto che si
sia il lavoro a perfezione, si avrà in ordine
il fornello bene acceso di carboni dolci; e
de' fornelli parlerò altrove , mostrando fra
le diverse sorti, che sene fanno, qual sia la
migliore. Debb' essere il detto fuoco a pro-
 
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