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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0122
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56 CELLINI
per questo suo virtuoso costume s' acquisto
11 soprannome di Caradosso; perciocché aven-
do egli lungo tempo trattenuto un Signore
Spagnuolo , a cui doveva finire una meda-
glia, fattolo un giorno il detto Signore dinan-
zi a se chiamare, tutto irato gli disse: Sen-
nor caraduosso, porque non me acabais mi
medallid' .la qual parola di Caradosso più vol-
te replicata da quel Signore e tenuta a men-
te da lui, tornato che egli fu a bottega, e
per piacevo! modo raccontando il seguilo
a' suoi garzoni, volle, che per Caradosso seni-
ore lo nominassero; ma divolgandosi il so-
prannome, ed essendogli detto la forza delle
parole Spagnuole ( il significato delle quali
benissimo quadrava a un certo suo viso Iso-
pico , che egli aveva ) mostrò poi sempre di
adirarsi, quando altri per lo suo vero nome
non lo chiamasse. Ora tornando dopo que-
sta piacevole digressione al proposito nostro,
diciamo esserci due modi di lavorare di ce-
sello, uno difficile e l'altro più facile ; il qual
modo diffìcile in que' tempi era seguitato
da Caradosso: e però di tutti due è nostra
intenzione di parlare; e prima del più diffi-
cile tenuto dal detto Caradosso.
Usava questo industrioso artefice di far
primieramente un modelletto di cera, appun-
to della grandezza dell' opera, che egli in-
tendeva di condurre, lavorato con grandissi-
ma diligenza; dipoi preso il modello, e riem-
piendo di terra i sottosquadri, lo forniva e
gettava di bronzo, di ragionevole grandezza.
Ciò fatto, tirava una piastra d'oro, nel mez-
 
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