64 CELLINI
penione di tant' uomo , ma per avanzare
con istudio e pratica quegl' impedimenti ,
che m' avessero potuto , nello scolpire o
gettar di bronzo figure grandi , non lasciar
conseguire la vera e lodata maniera, che
in dette arti si ricerca, mi posi a scolpire
e far opere grandi di marmo e di bronzo,
come diremo a suo luogo. Ma per tornare,
donde io ni' era partito, avendo veduto
Federigo Ginori, gentiluomo Fiorentino e
grandissimo amatore de'virtuosi , la detta
medaglia , volle, che io gliene facessi una
ancora a lui; e perchè egli aveva animo
veramente nobile, avendo collocato il suo
amore in una Signora d' altissimo grado ,
espresse il suo particolar pensiero con un
Atlante, che sosteneva il cielo , secondo
che figurano i poeti , dando spirito alla
detta invenzione con questo motto; symmi
tvlisse ivvat. Il cne avendo io inteso ,
mi posi con grand' amore a servirlo, tenen-
do questo modo. Prima feci il modelletto,
francamente studiandolo , dipoi mi risolvei
i fare la medaglia , che avesse il campo
di lapislazzoli; ed il cielo, che si finge
tenere addosso Atlante ( il quale Atlante
io aveva di già lavorato con cera bianca )
feci di cristallo, intagliandovi con bel di-
segno dentro il zodiaco ed altre immagini
di snelle. Ciò fatto preparai una piastra d' oro,
ed a poco a poco cominciai a rilevar con
con gran pazienza la figurina dell' Atlante,
tenendo un rassettino tondo dinanzi , sopra
il quale lavorando di mano in mano, tira-
va l'oro del campo con un picciolo martel-
penione di tant' uomo , ma per avanzare
con istudio e pratica quegl' impedimenti ,
che m' avessero potuto , nello scolpire o
gettar di bronzo figure grandi , non lasciar
conseguire la vera e lodata maniera, che
in dette arti si ricerca, mi posi a scolpire
e far opere grandi di marmo e di bronzo,
come diremo a suo luogo. Ma per tornare,
donde io ni' era partito, avendo veduto
Federigo Ginori, gentiluomo Fiorentino e
grandissimo amatore de'virtuosi , la detta
medaglia , volle, che io gliene facessi una
ancora a lui; e perchè egli aveva animo
veramente nobile, avendo collocato il suo
amore in una Signora d' altissimo grado ,
espresse il suo particolar pensiero con un
Atlante, che sosteneva il cielo , secondo
che figurano i poeti , dando spirito alla
detta invenzione con questo motto; symmi
tvlisse ivvat. Il cne avendo io inteso ,
mi posi con grand' amore a servirlo, tenen-
do questo modo. Prima feci il modelletto,
francamente studiandolo , dipoi mi risolvei
i fare la medaglia , che avesse il campo
di lapislazzoli; ed il cielo, che si finge
tenere addosso Atlante ( il quale Atlante
io aveva di già lavorato con cera bianca )
feci di cristallo, intagliandovi con bel di-
segno dentro il zodiaco ed altre immagini
di snelle. Ciò fatto preparai una piastra d' oro,
ed a poco a poco cominciai a rilevar con
con gran pazienza la figurina dell' Atlante,
tenendo un rassettino tondo dinanzi , sopra
il quale lavorando di mano in mano, tira-
va l'oro del campo con un picciolo martel-