OREFICERIA. 65
lino , mettendo il dett' oro nelle braccia e
nelle gambe della detta figura , per rende-
re eguali tutte le grossezze. Cosi condussi
insino presso alla fine la detta figura, in
tal guisa lavorandola: il qual modo di la-
vorare si domanda lavorare in tondo ; per-
ciocché il detto lavoro non aveva sotto il
suo campo , come quando si mette 1' opera
in pece, cioè ne' sopraddetti stucchi. Come
io 1' ebbi ridotta a tal termine, io l'empiei 1
di stucco, o pece, che dire la vogliamo,
e per via di ceselli la condussi alla fine;
dipoi appoco appoco 1' andai spiccando dal
suo campo d' oro: il qual effetto è molto
difficile ad esprimere con parole , pure col
miglior modo, che sia possibile, mìngegne-
rò di andarlo dimostrando. Noi dicemmo
in che maniera si congiungeva le braccia
e le gambe delle figure , lasciandole appic-
cate al campo d' oro della medaglia ; ma
in quest'altro modo di lavorare le figure
si hanno da spiccare dal detto campo d'oro;
laonde debbe 1' artefice con un martellina
picciolo, lavorando sopra quel tasselletto ,
o ancudinuzza, che di sopra dicemmo ,
colla penna del detto martellino .dar pian
piano nella piastra d'oro, che s'avrà dinan-
zi, e con un poco d'atto di mano spignerlo
in dentro, e in parte con i cesellini, tanto
che la figura venga alquanto gonfiata so-
pra il campo. Ma quando s'avrà da lasciare la
figura sopra il campo d' oro spiccata, non
bisogna mai, ch'ella venga gonfiata, e per-
ciò si debbe aver cura , che il campo di
Cellini Benv. Vol. III.
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lino , mettendo il dett' oro nelle braccia e
nelle gambe della detta figura , per rende-
re eguali tutte le grossezze. Cosi condussi
insino presso alla fine la detta figura, in
tal guisa lavorandola: il qual modo di la-
vorare si domanda lavorare in tondo ; per-
ciocché il detto lavoro non aveva sotto il
suo campo , come quando si mette 1' opera
in pece, cioè ne' sopraddetti stucchi. Come
io 1' ebbi ridotta a tal termine, io l'empiei 1
di stucco, o pece, che dire la vogliamo,
e per via di ceselli la condussi alla fine;
dipoi appoco appoco 1' andai spiccando dal
suo campo d' oro: il qual effetto è molto
difficile ad esprimere con parole , pure col
miglior modo, che sia possibile, mìngegne-
rò di andarlo dimostrando. Noi dicemmo
in che maniera si congiungeva le braccia
e le gambe delle figure , lasciandole appic-
cate al campo d' oro della medaglia ; ma
in quest'altro modo di lavorare le figure
si hanno da spiccare dal detto campo d'oro;
laonde debbe 1' artefice con un martellina
picciolo, lavorando sopra quel tasselletto ,
o ancudinuzza, che di sopra dicemmo ,
colla penna del detto martellino .dar pian
piano nella piastra d'oro, che s'avrà dinan-
zi, e con un poco d'atto di mano spignerlo
in dentro, e in parte con i cesellini, tanto
che la figura venga alquanto gonfiata so-
pra il campo. Ma quando s'avrà da lasciare la
figura sopra il campo d' oro spiccata, non
bisogna mai, ch'ella venga gonfiata, e per-
ciò si debbe aver cura , che il campo di
Cellini Benv. Vol. III.
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