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ìa detta madre ribattesse, verrebbe macchiar
ta e brutta 1' opera. Cosi colla medesima di-
ligenza ne' diritti e ne' rovesci s'anderà com-
mettendo o componendo le parti delle figu-
rine, che vanno nella moneta, e dopo queste,
tutte 1' altre sue appartenenze , come sono
arme, contrassegni e simili, avendo insieme
preparato gli alfabeti delle lettere e il gra-
nito per far la granitura , che va intagliata
in compagnia dell' altre cose sopra le dette
pile e torselli. E perchè io non voglio alcu-
na parte lasciar indietro, che da me ope-
rando sia stata imparata, dico, che il mar-
tello, con che si percuote le maggiori ma-
dri , come sono quelle, che compongono le
teste e simili, vuol esser di peso di quattro
libbre in circa o più presto manco, e quel-
lo , con cui si battono le minori , vuol es-
sere assai minore. Cosi debbono i martelli
andar diminuendo di peso, secondochè le
madri sono piccole insino alla granitura.
Come sarà finito d' intagliare la pila e '1
torsello , si debbono i detti limare intorno
alla loro circonferenza, tantoché s' accosti
alla granitura appunto, facendo, che quel,
che si lima verso la granitura, sia bolso
assai ; perché, altrimenti essendo , si sverze-
rebbe la stampa e subito sarebbe guasta ,
doveché, essendo il detto ferro, che si lima,
quanto più si può bolso, la stampa non po-
trà mai sverzare.
Venghiamo ora alla tempera, che si dà
a dette stampe. Queste, poste in fuoco, non
vogliono divenire né troppo né poco rosse ;
ìa detta madre ribattesse, verrebbe macchiar
ta e brutta 1' opera. Cosi colla medesima di-
ligenza ne' diritti e ne' rovesci s'anderà com-
mettendo o componendo le parti delle figu-
rine, che vanno nella moneta, e dopo queste,
tutte 1' altre sue appartenenze , come sono
arme, contrassegni e simili, avendo insieme
preparato gli alfabeti delle lettere e il gra-
nito per far la granitura , che va intagliata
in compagnia dell' altre cose sopra le dette
pile e torselli. E perchè io non voglio alcu-
na parte lasciar indietro, che da me ope-
rando sia stata imparata, dico, che il mar-
tello, con che si percuote le maggiori ma-
dri , come sono quelle, che compongono le
teste e simili, vuol esser di peso di quattro
libbre in circa o più presto manco, e quel-
lo , con cui si battono le minori , vuol es-
sere assai minore. Cosi debbono i martelli
andar diminuendo di peso, secondochè le
madri sono piccole insino alla granitura.
Come sarà finito d' intagliare la pila e '1
torsello , si debbono i detti limare intorno
alla loro circonferenza, tantoché s' accosti
alla granitura appunto, facendo, che quel,
che si lima verso la granitura, sia bolso
assai ; perché, altrimenti essendo , si sverze-
rebbe la stampa e subito sarebbe guasta ,
doveché, essendo il detto ferro, che si lima,
quanto più si può bolso, la stampa non po-
trà mai sverzare.
Venghiamo ora alla tempera, che si dà
a dette stampe. Queste, poste in fuoco, non
vogliono divenire né troppo né poco rosse ;