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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0181
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OREFICERIA. Il)
di terra con cimatura ; e 1' uno e 1' altro si
approva, purché nel resto si osservino lè
diligenze raccontate. A questi si aggiugne
il terzo modo di fondere , il quale fu tro-
vato da me per mezzo della necessità , e
mi riusci molto a proposito : perciocché es-
sendo in Castel Sant'Angelo rinchiuso al
tempo del sacco di Roma, e privo delle
comodità, che a tali cose si ricercano ,
rivolgendomi all'industria , smattonai una
stanza, e di quei mattoni andai tessendo
un fornello in forma d' angolo ottuso ; fra
l'uno e l'altro mattone, nell' attestargli ,
lasciai i conventi larghi due dita; cosi in
tal modo l'andai ristringendo, e quando
io fui un palmo sollevato da terra di den-
tro, 1' andai congegnando, dimodoché io
vi accomodai sopra una graticoletta fatta di
manichi di palette da fuoco e di certi stidio-
ni, che io roppi; ciò fatto, alzai il fornel-
lo, ristringendolo più d'un palmo e un quar-
to ; e dopo presi un romaiuolo di ferro as-
sai grande, che a caso ritrovai in una cu-
cina, facendogli un loto di cenere e terra
mescolata, e vi posi dentro quell'oro, di
che egli era capace , cominciando a dargli
fuoco grande in un tratto, per non esser
sottoposto al pericolo dello spezzarsi , sicco-
me de' coreggiuoli suole intervenire. Èssendo
dipoi fonduta la prima quantità , rimbottai
tante volte, che io fondei cento libbre d'oro:
e questo è un modo facilissimo e perfettis-
simo, del quale essendo io stato inventore,
siami lecito chiamarlo con questo nome
come per ischerzo, fondere a tazza: e quarte
 
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