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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0183
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OREFICERIA. II,
sa come di fuoco, e cosi calda si metta so-
pra una di quelle piastre di ferro , delle
quali ci servimmo per gettarvela dentro, e
quivi si fermi con certi ferri da conficcare;
cosi mettendosi il manico del rasoio in-
sulla spalla e ponendo ambe le mani a i
manichi del detto rasoio ( il quale viene a
stare in forma di croce ) gagliardamente si
raderà la piastra d' argento , tanto quanto
si scuopra la pelle dell' argento e si vegga
netta. Qui non voglio lasciare alcune cose ,
che io osservai lavorando , come ho detto ,
in Parigi, dove io feci opere d' argento di
maggior grandezza, che far si possano in
dett' arte di grosseria, e le più difficili. Men-
trechè io radeva le dette piastre d' argento
nel modo sopraddetto, avendo ciò osservato
un certo Claudio Fiammingo mio lavorante,
giovane molto ingegnoso e sufficiente , mi
disse modestamente , che ancorché il modo
di radere dette piastre fosse molto bello ;
imperò, nella maniera che egli le lavorava,
si poteva risparmiare quel tempo e fare sen-
za raderle : ond' io ciò sentendo dissi , che
aveva caro d' imparare il suo modo, e cosi
gli detti a fare un paio di vasi d'argento ,
che pesavano libbre venti 1' uno ( imperò
con i miei modelli ) i quali vasi cosi furo-
no da lui messi in opera. Poiché egli ebbe
fonduto il suo argento , e gettatolo nelle
forme di ferro nel modo sopraddetto , leva-
togli le bave, cominciò a batter la piastra,
senza raderla e a dargli conveniente forma,
come più di sotto si dirà; e cosi gli condu-
 
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