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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0209
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OREFICERIA.

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CAPITOLO XVL

Per fare un altra sorte di colore
per colorire l' opere dorate.
Piglisi matita rossa, verderame, salni-
tro, vetriuolo e sale armoniaco; ma la ma-
tita debb' essere, per la metà, più delle cose
sopraddette, pigliando a peso ogni cosa.
Debbesi poi pestare ciascuna delle dette
materie da per se, sottilmente ; e peste che
sieno, stemperinsi con acqua chiara, facen-
dosi liquide in guisa di un savore; e di
mano in mano, che detto colore si stempe-
ra, vadasi macinando cosi liquido, tanto
che tutte le dette materie si veggano bene
incorporate insieme; e come ciò si sarà con-
seguito, póngasi in un vaso invetriato, un
poco grandetto, perciocché la detta materia
avesse un vaso di vetro ,
sarebbe meglio. Per met-

rigonfia; e se si
tenendolo turato.

tere poi in opera il detto colore sopra il
dorato, bisogna avvertire, che il lavoro sia
dorato bene, altrimenti diventerebbe nero,
essendoché il colore in se é gagliardo; ma
essendo ben dorato, farà colore bellissimo.
Per mettere detto colore sopra 'l dorato, si
debbe distendere con un pennello, tantoché
cuopra il dorato , avvertendo, che il colore
non tocchi l'argento, perciocché diventereb-
be nero. Piglisi poi il lavoro, imbrattato
 
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