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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0211
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OREFICERIA. 145
appresso da vantaggio si rischiari. Ma se si
avrà opere ben dorate, si darà loro il colo-
re, che qui di sotto s' insegnerà ; imperò si
dirà prima il modo di far la cera, che di
sopra s' é detto.
Tolgansi cinque once di cera nuova,
matita rossa mezza oncia, altrettanto ve-
triuolo Romano, tre danari di ferretto di
Spagna, cioè il peso di un ducato, e più
presto vuol essere scarso, verderame mez-
z'oncia, e tre danari di borace. Tutte le det-
te cose si debbono porre a struggere colla
cera; e poi si debbe dare nel modo soprad-
detto, e netta che 1' opera sarà dalla cera,
se le darà il sottoscritto colore.

CAPITOLO XVIII.

Modo di fare un altro colore
per colorire il dorato.
Debbesi torre mezz'oncia di vetriuolo
Romano, altrettanto salnitro , sei danari di
sale armoniaco, e mezz' oncia di verderame.
Vuoisi prima pestare sopra una pietra, sen-
za adoperar ferro, il sale armoniaco benis-
simo, dipoi rimacinarlo in compagnia del-
le dette materie tutte insieme. Abbiasi in
oltre un pentolino invetriato, dove si ponga
la detta composizione , mescolandola con
tant' acqua, come se si avesse da fare una
Celimi Benv. Vol. III. io
 
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