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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0222
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T56 CELIONI
carico degli anni ed ogni altro impedimen-
to ) mi sia posto a scrivere i presenti Trat-
tati per rendermi in parte grato e conoscen-
te degl'infiniti beneficj, che io ricevo ad
ogni ora dalla real cortesia di questi ottimi
Signori. Ed avvengachè da me sia stato trat-
tato di cose, che a molti certamente saran-
no note, non per questo mi fo a credere,
che dagl' intendenti e discreti deliba per va-
na essere riputata questa mia fatica ; essen-
doché, oltre agl'infiniti segreti, che io di-
mostro, ritrovali da me per lo mezzo di
una lunga pratica, pur sono il primo stato,
che per certa amorevole pietà, che io sem-
pre ebbi alle dette arti, no proccurato per
cotal diligenza , che, come di già dicemmo,
elle possano lungamente vivere e schivare
gl'infiniti impedimenti, a i quali per ca-
gione del tempo tutte 1' umane cose ven-
gano sottoposte. In questo secondo ragiona-
mento adunque si tratterà primieramente
dell' arte del gettar le statue di bronzo.
Laonde per seguitare il modo, che fin qui s'é
tenuto, cioè d'insegnare quella pratica istes-
sa, che io, mediante 1' opere da me fatte ,
ho conseguita , dico, che in Parigi mi oc-
corse di fare per Francesco, Re di Francia ,
alcune opere di bronzo, delle quali patte
furono da me finite, e parte per diversi
impedimenti , che occorsone , restarono im-
perfette. Quelle, a cui si diede fine , furo-
no una statua di bronzo, di grandezza di
sette braccia, la quale era più che di mez-
zo rilievo, ed appariva in un mezzo tondo,
pur di bronzo. Questa rappresentava la Fon-
 
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