178 CULLIMI
tiene con quella , terra, che avanza dalla
fossa , la quale si piglia con pale e gettasi
sopra al bronzo, che corre fuori della forma.
Cosi colle dette diligenze s' empiono le det-
te forme. Ma perché in simili casi i diversi
accidenti , che possono avvenire, son causa
talora di far perdere all'artefice le sue lun-
ghe fatiche ; perciò in questo luogo narre-
rò alcune avvertenze per coniun benefìzio,
che con mia grande spesa e disagio ho im-«
parato, le quali non sono da essere sprez-
zate da quelli, che di tal esercizio si dilet-
tano. Ne loderò il parere di alcuni, che
usano in tali casi di servirsi dell' opera
de' maestri d'artiglierie; perciocché quantun-
que in tal effetto la loro arte e pratica sia
simile, imperò nel gettare le statue vi sono
molte cose differenti e assai intelligenze, di
che essi non hanno notizia, le quali deb-
bono sapersi dagli scultori, né fidarsi in
ciò della loro pratica, perchè non sempre
avviene, che essi conducano a perfezione i
getti delle figure, come quelli dell' artiglie-
rie ; mentreché il valente scultore in ta-
li casi, sebbene debbe prezzare i consigli di
ciascuno, non perciò ha da essere ignaro di
tal arte, sicché egli bisogni, che si rimetta
in tutto nelle mani di detti artiglieri, ma
sapere, secondo l'occasione, con prudenza ri-
solvere, antivedere e riparare a ogni dif-
ficultà, che possa intervenire in materia di
getto. E ciò é detto da me non per fare
ingiuria a i gettatori dell' artiglierie, ma per
avvertire gli scultori, che molte cose , come
ho detto, occorrono nell' arte del gettare
tiene con quella , terra, che avanza dalla
fossa , la quale si piglia con pale e gettasi
sopra al bronzo, che corre fuori della forma.
Cosi colle dette diligenze s' empiono le det-
te forme. Ma perché in simili casi i diversi
accidenti , che possono avvenire, son causa
talora di far perdere all'artefice le sue lun-
ghe fatiche ; perciò in questo luogo narre-
rò alcune avvertenze per coniun benefìzio,
che con mia grande spesa e disagio ho im-«
parato, le quali non sono da essere sprez-
zate da quelli, che di tal esercizio si dilet-
tano. Ne loderò il parere di alcuni, che
usano in tali casi di servirsi dell' opera
de' maestri d'artiglierie; perciocché quantun-
que in tal effetto la loro arte e pratica sia
simile, imperò nel gettare le statue vi sono
molte cose differenti e assai intelligenze, di
che essi non hanno notizia, le quali deb-
bono sapersi dagli scultori, né fidarsi in
ciò della loro pratica, perchè non sempre
avviene, che essi conducano a perfezione i
getti delle figure, come quelli dell' artiglie-
rie ; mentreché il valente scultore in ta-
li casi, sebbene debbe prezzare i consigli di
ciascuno, non perciò ha da essere ignaro di
tal arte, sicché egli bisogni, che si rimetta
in tutto nelle mani di detti artiglieri, ma
sapere, secondo l'occasione, con prudenza ri-
solvere, antivedere e riparare a ogni dif-
ficultà, che possa intervenire in materia di
getto. E ciò é detto da me non per fare
ingiuria a i gettatori dell' artiglierie, ma per
avvertire gli scultori, che molte cose , come
ho detto, occorrono nell' arte del gettare