1 $O CELLINI
fuoco della fornace. Essendo adunque, come
ho detto, il bronzo fuso presso al suo ter-
mine ed in tal guisa che si poteva tratte-
nere per lo spazio di sei ore, questi per ve-
der, com' ho detto, cosa diversa dalla loro
professione , mediante quelle tante diverse
bocche e sfiatatoi, che nelle lor forme non
si usano, e parte avendo trascurata la for-
nace , lasciarono rappigliare il metallo e
venire, come per I' arte si dice, un migliac-
cio : al qual disordine il riparo é molto dif-
ficile per esser la fornace tonda e per venire
il fuoco, che si dà al metallo, per di sopra;
il che non sarebbe, se il fuoco potesse venir
di sotto, perciocché allora faci! cosa sarebbe
a riavere il metallo rappreso. Ritrovandosi
adunque il metallo in tal termine, e ve-
nendo essi a darmi tal nuova, uscito in un
subito del letto , dove io era, e dimandato ,
se alcun rimedio vi fosse, risposero, non
v'essere altro rimedio, che disfar la for-
nace; ma per esser poi la mia forma sot-
terrata più di sei braccia in terra, non ve-
devano come potesse essere, che la detta
forma non si guastasse ; perciocché difficile
era il cavare la terra dintorno alla forma,
per essere ella ben serrata e ripiena di tan-
te bocche e sfiatatoi. Ciò sentendo, ardita-
mente feci loro animo e dissi, che non du-
bitassero , ma che mi ubbidissero, essendo-
ché io mi rincorava di riavere il detto me-
tallo. Cosi in un istesso tempo comandai a
più uomini diverse cose. E prima dissi, che
uno mi facesse condurre una catasta di le-
Igne di quercia ben secche, la quale era
fuoco della fornace. Essendo adunque, come
ho detto, il bronzo fuso presso al suo ter-
mine ed in tal guisa che si poteva tratte-
nere per lo spazio di sei ore, questi per ve-
der, com' ho detto, cosa diversa dalla loro
professione , mediante quelle tante diverse
bocche e sfiatatoi, che nelle lor forme non
si usano, e parte avendo trascurata la for-
nace , lasciarono rappigliare il metallo e
venire, come per I' arte si dice, un migliac-
cio : al qual disordine il riparo é molto dif-
ficile per esser la fornace tonda e per venire
il fuoco, che si dà al metallo, per di sopra;
il che non sarebbe, se il fuoco potesse venir
di sotto, perciocché allora faci! cosa sarebbe
a riavere il metallo rappreso. Ritrovandosi
adunque il metallo in tal termine, e ve-
nendo essi a darmi tal nuova, uscito in un
subito del letto , dove io era, e dimandato ,
se alcun rimedio vi fosse, risposero, non
v'essere altro rimedio, che disfar la for-
nace; ma per esser poi la mia forma sot-
terrata più di sei braccia in terra, non ve-
devano come potesse essere, che la detta
forma non si guastasse ; perciocché difficile
era il cavare la terra dintorno alla forma,
per essere ella ben serrata e ripiena di tan-
te bocche e sfiatatoi. Ciò sentendo, ardita-
mente feci loro animo e dissi, che non du-
bitassero , ma che mi ubbidissero, essendo-
ché io mi rincorava di riavere il detto me-
tallo. Cosi in un istesso tempo comandai a
più uomini diverse cose. E prima dissi, che
uno mi facesse condurre una catasta di le-
Igne di quercia ben secche, la quale era