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Cellini, Benvenuto
Opere di Benvenuto Cellini (Band 3): Due trattati di Benevenuto Cellini ... uno dell'oreficeria l'altro della scultura — Milano: Dalla Societá Tipografica de Classici Italiani contr. del Cappuccio, 1811

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https://doi.org/10.11588/diglit.71582#0249
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SCULTURA,


CAPITOLO IIL
Delle fornaci da gettar bronzi, e loro pare-
ti e misure; delle qualità delle terre da
mutarle e intonacarle; e del modo di
struggere il bronzo.

Tse fornaci , che si fanno per fondere
il bronzo, si debbono murare secondo l'oc-
casioni dell' opere. Parlando adunque del
modo di fare dette fornaci, verrò a mostrare
quello , che da me è stato tenuto sopra tal
sorte di edificj, quando mi è occorso di far-
ne. La prima, che io alzai, fu in Parigi ,
volendo gettare le figure, che entravano in
quel mezzo tondo, che io aveva fatto al Re
Francesco, come di sopra s'é detto. A que-
sta feci il vano di dentro, cioè il diametro,
di tre braccia Fiorentine ; laonde veniva a
girare la sua circonferenza nove braccia; e
1' altezza della volta di detta fornace era il
mezzo tondo della pianta della sua roton-
dità. Diciamo ora del piano del fondo della
fornace, nel quale si pone il bronzo. Que-
sto si dee fare a pendio, ed essendo la for-
nace della grandezza sopraddetta, debbe es-
sere il suo pendio la sesta parte di un brac-
cio. Avvertiscasi ancora, che il detto fondo
si ha da fare con quell' attitudine , che si
fanno le strade, dove si cammina, cioè, che
abbiano nel mezzo il suo rigagnolo e pen-
 
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