204 CALZINI
capace, dette commessione , che non mi
si mancasse di cosa alcuna, facendomi
animo a tirare innanzi la detta impresa.
Avendo adunque fatto questo piccolo mo-
dello con grandissima diligenza, e volendo-
ne fare il modello grande quanto doveva
essere il colosso , non mi parendo possibile
di poter ricrescere con buona regola dalle
braccia piccole alle braccia grandi , sicché
egli fusse venuto con quella bella propor-
zione , che nel piccolo si vedeva, per que-
sta cagione adunque deliberai di farlo gran-
de primieramente tre braccia: cosi lo feci
di gesso , acciocché meglio potesse resistere
alla fatica, che aveva da sopportare per le
continue misure, che si avevano da fare
sopra di esso. E questo secondo modello
cercai di finir bellissimo, e con più diligen-
za e studio, che nel piccolo non aveva se-
guito. Ciò fatto mi posi a ricrescer l'opera
all'altezza delle quaranta braccia, tenendo
questo modo. In prima compartii il detto
modello di tre braccia in quaranta braccia
piccole, e il braccio partii in ventiquattro
larti, e conosciuto, che alla grandezza, che
bisognava, ch' io lo riducessi , questa sola
regola non m' avrebbe servito, a questa
n'aggiunsi un'altra da me veramente ritro-
vata. Io presi quattro legni quadri , della
grossezza di tre aita per ogni verso, i quali
erano dirittissimi e Ben lavorati , ed erano
dell'altezza appunto della mia figura: que-
sti adunque ficcai dirittamente coll' archi-
penzolo in terra, tanto discosto dalla figu-
capace, dette commessione , che non mi
si mancasse di cosa alcuna, facendomi
animo a tirare innanzi la detta impresa.
Avendo adunque fatto questo piccolo mo-
dello con grandissima diligenza, e volendo-
ne fare il modello grande quanto doveva
essere il colosso , non mi parendo possibile
di poter ricrescere con buona regola dalle
braccia piccole alle braccia grandi , sicché
egli fusse venuto con quella bella propor-
zione , che nel piccolo si vedeva, per que-
sta cagione adunque deliberai di farlo gran-
de primieramente tre braccia: cosi lo feci
di gesso , acciocché meglio potesse resistere
alla fatica, che aveva da sopportare per le
continue misure, che si avevano da fare
sopra di esso. E questo secondo modello
cercai di finir bellissimo, e con più diligen-
za e studio, che nel piccolo non aveva se-
guito. Ciò fatto mi posi a ricrescer l'opera
all'altezza delle quaranta braccia, tenendo
questo modo. In prima compartii il detto
modello di tre braccia in quaranta braccia
piccole, e il braccio partii in ventiquattro
larti, e conosciuto, che alla grandezza, che
bisognava, ch' io lo riducessi , questa sola
regola non m' avrebbe servito, a questa
n'aggiunsi un'altra da me veramente ritro-
vata. Io presi quattro legni quadri , della
grossezza di tre aita per ogni verso, i quali
erano dirittissimi e Ben lavorati , ed erano
dell'altezza appunto della mia figura: que-
sti adunque ficcai dirittamente coll' archi-
penzolo in terra, tanto discosto dalla figu-