IN LODE DELLA SCULTURA. 257
sono tutte di Scultura; e per poterne più
presto venire alla dimostrazione di questa
arte della Scultura, lasseremo il ragionare
dei cieli, e solo ragioneremo di queste cose
terrestri , fatte dal medesimo Dio , che fece
i cieli. La più mirabil cosa , che si vegga
in questa bella macchina della Terra, si è
l'Uomo; il quale fu fatto, nel modo che
si vede, di rilievo tutto tondo, che si chia-
ma Scultura : cosi sono tutti gli animali ,
tutte le piante e tutte 1' altre cose, infinite,
come sono i fiori, 1' erbe e i frutti: ci di-
mostra la Natura, d'aver fatto in prima
acerbe tutte queste cotali belle opere, e
da poi per dimostrarle con più vaghezza e
variate l'una dall'altra , ella dette loro i co-
lori; e cosi si domandano sculture colorite.
Non è da passare di non dire quei no-
mi, che si ha preso la Scultura, che vuol
dire sculpire veramente ; qual voce non
contiene altro che mostrare 1' essere opere
tonde, palpabili e visibili. La Pittura non
vuol dir altro che bugia, percliè il nome
suo vero si è il colorire, e colorire si
aria a domandare; ma questo mirabile Uo-
mo ha fatto una bugia si bella e sì dilet-
tevole , che certamente pare la verità , e
sebbene questa è bugia, questa è cosa lau-
dabilissima. Perchè 1'è grandemente bella
e grandemente diletta, essendosi dilettata e
compiaciuta, troppo a se stessa, di sorte
che (i) dagli occhi ignoranti ella si è vo-
(r) Questo di sorte che è pleonastico, o vale così ,
di sorte , come nella Vita, vol. 2. p. 279.
Cellini Betw. Kol. Hf 17
sono tutte di Scultura; e per poterne più
presto venire alla dimostrazione di questa
arte della Scultura, lasseremo il ragionare
dei cieli, e solo ragioneremo di queste cose
terrestri , fatte dal medesimo Dio , che fece
i cieli. La più mirabil cosa , che si vegga
in questa bella macchina della Terra, si è
l'Uomo; il quale fu fatto, nel modo che
si vede, di rilievo tutto tondo, che si chia-
ma Scultura : cosi sono tutti gli animali ,
tutte le piante e tutte 1' altre cose, infinite,
come sono i fiori, 1' erbe e i frutti: ci di-
mostra la Natura, d'aver fatto in prima
acerbe tutte queste cotali belle opere, e
da poi per dimostrarle con più vaghezza e
variate l'una dall'altra , ella dette loro i co-
lori; e cosi si domandano sculture colorite.
Non è da passare di non dire quei no-
mi, che si ha preso la Scultura, che vuol
dire sculpire veramente ; qual voce non
contiene altro che mostrare 1' essere opere
tonde, palpabili e visibili. La Pittura non
vuol dir altro che bugia, percliè il nome
suo vero si è il colorire, e colorire si
aria a domandare; ma questo mirabile Uo-
mo ha fatto una bugia si bella e sì dilet-
tevole , che certamente pare la verità , e
sebbene questa è bugia, questa è cosa lau-
dabilissima. Perchè 1'è grandemente bella
e grandemente diletta, essendosi dilettata e
compiaciuta, troppo a se stessa, di sorte
che (i) dagli occhi ignoranti ella si è vo-
(r) Questo di sorte che è pleonastico, o vale così ,
di sorte , come nella Vita, vol. 2. p. 279.
Cellini Betw. Kol. Hf 17