POESIE.
28 I
DI
DOMENICO POGGINI
OREFICE E SCULTORE,
8
Siccome'! ciel di vaghe stelle adorno,
Delle quai più l'una dell'altra splende,
Con maggior forza sua virtù discende
A quell' amico suo mortale intorno ;
E fa per lui la notte chiara e '1 giorno,
E con l'immortal alme al Ciel ascende,
E in sé propria il trasferisce , e rende
Un altro spirto a far qui poi soggiorno:1
Cosi voi qui , Cellin, la propria stella ,
Che con bei rai di virtù mostrate
Quant' abbia forza la Natura e l'Arte ,
Nel grande statuar leggiadra e bella
Opra , che Dio serbò a quest' etate;
Ed a voi serba il Ciel la destra parte.
28 I
DI
DOMENICO POGGINI
OREFICE E SCULTORE,
8
Siccome'! ciel di vaghe stelle adorno,
Delle quai più l'una dell'altra splende,
Con maggior forza sua virtù discende
A quell' amico suo mortale intorno ;
E fa per lui la notte chiara e '1 giorno,
E con l'immortal alme al Ciel ascende,
E in sé propria il trasferisce , e rende
Un altro spirto a far qui poi soggiorno:1
Cosi voi qui , Cellin, la propria stella ,
Che con bei rai di virtù mostrate
Quant' abbia forza la Natura e l'Arte ,
Nel grande statuar leggiadra e bella
Opra , che Dio serbò a quest' etate;
Ed a voi serba il Ciel la destra parte.