DELL' EDITOR FIORENTINO. XLVII
detta abbiamo osservata e qui trascritta la
seguente memoria, di mazzo dello stesso Ben-
venuto. La vera arme de' Cellini, conforme
a quella delli gentiluomini di Ravenna, cit-
tà antichissima, e trovata in casa mia in si-
no da Cristofano Cellini , mio bisavo , pa-
dre d' Andrea mio avolo.
Da tutte le esposte notizie ci facciamo
a credere , che agevolmente il lettore pos-
sa comprendere in quanta stima si debba-
no tenere i presenti Trattati , non tanto
per l' eccellenza dell' autore loro , quanto
per le memorie e per gli utilissimi inse-
gnamenti, di cui sono ripieni ; laonde ci
giova sperare , che la nostra fatica , qua-
lunque ella sia , in ciò usata , amorevol-
mente sia per gradire e lietamente acco-
gliere , e con frutto servirsi di questa ope-
ra , per ritrovare la quale vana ed infrut-
tuosa non ha guari sarebbe stata qualun-
que più premurosa diligenza e riesca.
detta abbiamo osservata e qui trascritta la
seguente memoria, di mazzo dello stesso Ben-
venuto. La vera arme de' Cellini, conforme
a quella delli gentiluomini di Ravenna, cit-
tà antichissima, e trovata in casa mia in si-
no da Cristofano Cellini , mio bisavo , pa-
dre d' Andrea mio avolo.
Da tutte le esposte notizie ci facciamo
a credere , che agevolmente il lettore pos-
sa comprendere in quanta stima si debba-
no tenere i presenti Trattati , non tanto
per l' eccellenza dell' autore loro , quanto
per le memorie e per gli utilissimi inse-
gnamenti, di cui sono ripieni ; laonde ci
giova sperare , che la nostra fatica , qua-
lunque ella sia , in ciò usata , amorevol-
mente sia per gradire e lietamente acco-
gliere , e con frutto servirsi di questa ope-
ra , per ritrovare la quale vana ed infrut-
tuosa non ha guari sarebbe stata qualun-
que più premurosa diligenza e riesca.