Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
OREFICERIA. I9
messe , che egli con due altri gioiellieri si
ritrovassero alla mia tintura. I compagni
fumilo Raffaello del Moro, Fiorentino, e un
certo Guasparri , Romanesco , orefici eccel-
lentissimi. Questi venuti da me da parte
del Papa m'esposero la sua volontà ; e av-
vegnaché il detto Gaio con parole indiscrete
meco procedesse, io con quella maggior
modestia che sapeva , risposi particolarmente
a lui, che mi desse tempo almeno due
giorni da poter provare più tinte per met-
tere al detto diamante ; perciocché ne po-
trebbe succedere per mezzo di tali esperien-
ze, che io ritrovassi colla mia industria
qualche nuovo secreto , che facesse utile al
diamante e onore a me ; ma tutto fu vano,
perciocché il detto Gaio , seguitando il suo
noioso costume mi fece ( licenziandolo con
i compagni ) subito deliberare di fare la
detta tinta pel diamante, che in tal guisa
si conduce.

Pigliasi una lucerna netta, e accesa
con un lucignolo di bambagia bianchis-
sima, e l'olio , in che egli arde , vuoi esser
vecchio , dolce e chiaro; e la detta lucerna
si metta in terra , o in altro luogo, dovella
sia più comoda, in mezzo a due mattoni.
Sopra i detti mattoni poi si mette uno sco-
dellino di rame, nettissimo, e quello si pone
dalla parte concava sopra la lucerna, in gui-
sa, che del lume se ne ripieghi la terza
parte e non più. Ma bisogna essere avver-
tito di far poco fummo per volta ; percioc-
ché si dee aver riguardo, che come si ra-
duna troppo del detto fummo , vi si appic^
 
Annotationen