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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 1): Grecia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5910#0028
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26 DISCORSO PRELIMINARE

lusso, nè fondava le sue mire di prosperità che sui
prodotti del suolo fertilissimo (*). E L* opulenta
Corinto, nella quale la commerciale industria si
distingueva nel foggiare colla più squisita eleganza
vasi d'ogni specie (5), tappeti a varii colori. ed
ogni maniera di preziosi oggetti di mobilia, non
proteggeva liberalmente lo studio delle arti, che
in quanto aveano relazione agli usi delle manifat-
ture (**); ma nelle repubbliche, dove la massa
dei cittadini prendeva parte alle deliberazioni dei
Capi preposti al governo ; ad Atene soprattutto,
dove la libertà, Y amor di patria, un legittimo
sentimento di nazionale orgoglio, incendevano a
gara di nobile emulazione i più grand' uomini, la
pittura e la statuaria poggiarono al sommo di
loro glorie.

Ma se la Grecia intera va debitrice, nelle
nostre idee di oggigiorno, della gloria particolare
per cui risplende, a dei Genii che non apparten-
gono peraltro che ad alcuni dei popoli di quella
contrada, non è però meli vero, che il sentimen-
to del bello nelle arti, fu presso i Greci, general-

(*) A Tebe si gli artigiani che i mercanti erano esclu-
si dalla amministrazione municipale.

(**) La scuola di Corinto non diede che artisti di se-
condo ordine. Eufranore è il solo che giungesse ad alta
l'ama.
 
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