libro secondo l5l
licolarmente dilette a Pericle, durarono gran fati-
ca a sfuggire alla severità dei giudici.
(anni 4^0, prima di G. C.) — Resi più arditi
dal buon successo di simili tentativi, gì' invidiosi
dell' amministrazione intimarono a Pericle di pre-
sentare un preciso rendiconto ( ). La sua rettitu-
dine ed il suo disinteresse personale nella gestio-
ne dei pubblici affari, lo rendevano invulnerabile
su quel punto. Nulladimeno siffatta richiesta, con-
certata con uno scopo ostile, lo esponeva ai pe-
ricoli di una insidiosa controversia, che ad ogni
evento doveva tener lontana per conservare la
propria quiete. Si decise quindi, dietro il consi-
glio dei suoi amici, a riaccendere, benché a ma-
lincuore, la face della guerra.
E di vero gii Ateniesi, preoccupati sempre
dal desiderio di estendere i limiti del loro domi-
nio, si mostravano stanchi di una pace che non po-
teva offrire alla loro inquieta ambizione nessuna
opportunità di gloria o di guadagno.
E d'altra parte gii alleati di Atene comin-
ciavano a mormorare nel vedersi ridotti sotto la
dipendenza di lei, ed alcune città più impazienti
si erano già segretamente aggregate alla lega che
Sparta andava organizzando contro la sua turbo-
lenta rivale.
(*) E perche non trova egli in modo di farne a meno ?
disse vivacemente il giovine Alcibiade su questo proposito.
licolarmente dilette a Pericle, durarono gran fati-
ca a sfuggire alla severità dei giudici.
(anni 4^0, prima di G. C.) — Resi più arditi
dal buon successo di simili tentativi, gì' invidiosi
dell' amministrazione intimarono a Pericle di pre-
sentare un preciso rendiconto ( ). La sua rettitu-
dine ed il suo disinteresse personale nella gestio-
ne dei pubblici affari, lo rendevano invulnerabile
su quel punto. Nulladimeno siffatta richiesta, con-
certata con uno scopo ostile, lo esponeva ai pe-
ricoli di una insidiosa controversia, che ad ogni
evento doveva tener lontana per conservare la
propria quiete. Si decise quindi, dietro il consi-
glio dei suoi amici, a riaccendere, benché a ma-
lincuore, la face della guerra.
E di vero gii Ateniesi, preoccupati sempre
dal desiderio di estendere i limiti del loro domi-
nio, si mostravano stanchi di una pace che non po-
teva offrire alla loro inquieta ambizione nessuna
opportunità di gloria o di guadagno.
E d'altra parte gii alleati di Atene comin-
ciavano a mormorare nel vedersi ridotti sotto la
dipendenza di lei, ed alcune città più impazienti
si erano già segretamente aggregate alla lega che
Sparta andava organizzando contro la sua turbo-
lenta rivale.
(*) E perche non trova egli in modo di farne a meno ?
disse vivacemente il giovine Alcibiade su questo proposito.