156 SCHIARIMENTI
proposito la favola delle rane che dimandano
un re*
(4)
Tespide introdusse dei dialoghi fra i ditiram-
bi3 che i coristi cantavano nelle feste della ven-
demmiai ec.
Il ditirambo era una specie di improvviso, in cui
il cantore, riscaldato dai fumi del vino nei bacchici
concorsi, si abbandonava ai trasporti della sua fan-
tasia delirante. Questa è ad un dipresso l'idea che
ce ne dà Orazio, ma non resta alcun saggio di quel
genere di antiche canzoni. Le descrizioni vi era-
no vivaci e confuse, quali dovean presentarsi alla
mente di un poeta di quella fatta *..... Alcuni
pezzi della Cassandra di Licofrone, possono forse
tenersi come saggio di quello sregolato entusiasmo.
(5)
PisistratOj per mezzo di una pantomima^ rien-
trò in Atene fra gli applausi del popolo maravi-
gliatOj ec.
Esigliato dalla patria e nutrendo speranza di
rientrarvi, quel tiranno si era procurate delle se-
grete intelligenze con alcuni delle città. Pensò di
proposito la favola delle rane che dimandano
un re*
(4)
Tespide introdusse dei dialoghi fra i ditiram-
bi3 che i coristi cantavano nelle feste della ven-
demmiai ec.
Il ditirambo era una specie di improvviso, in cui
il cantore, riscaldato dai fumi del vino nei bacchici
concorsi, si abbandonava ai trasporti della sua fan-
tasia delirante. Questa è ad un dipresso l'idea che
ce ne dà Orazio, ma non resta alcun saggio di quel
genere di antiche canzoni. Le descrizioni vi era-
no vivaci e confuse, quali dovean presentarsi alla
mente di un poeta di quella fatta *..... Alcuni
pezzi della Cassandra di Licofrone, possono forse
tenersi come saggio di quello sregolato entusiasmo.
(5)
PisistratOj per mezzo di una pantomima^ rien-
trò in Atene fra gli applausi del popolo maravi-
gliatOj ec.
Esigliato dalla patria e nutrendo speranza di
rientrarvi, quel tiranno si era procurate delle se-
grete intelligenze con alcuni delle città. Pensò di