SCHIARIMENTI ^83
Vano altresì per sigillo. Per conseguenza gl'inciso-
ri non doveano ripetere i soggetti trattati altre
volte, od almeno dovevano infondere in essi sensi-
bilissime variazioni ; imperciocché ogni capo di fa-
miglia aveva il suo suggello caratteristico e parti-
colare^
Le agate-onici, le sardoniche, ec. pel diverso
colore dei loro strati, offrono opportunità all'ar-
tista di fare maggiormente risaltare i disegni in
rilievo, sopra un fondo di tinta opposta. Può ezian-
dio approfittare di quei diversi strati, per rende-
re l'effetto della tinta degli oggetti che prende ad
imitare, come le carni, la barba, i capelli, ec.
Bisogna che il coloramento di queste parti sem-
bri tutto effetto dell'arte, ed il destro lavoratore
lasci ignorare il soccorso che potè trarre dalle va-
rietà di tinte della pietra. In tal guisa operarono
gli antichi intagliatori.
Dopo le tenebre del medio evo, Lorenzo
deJ Medici, soprannominato il Magnifico, diede con
particolari incoraggiamenti nuova vita in Firenze
a così preziosi lavori, e la singolare bellezza di
parecchie pietre intagliate a quell'epoca, ne fece
passare alcune per antichi cammei.
Vano altresì per sigillo. Per conseguenza gl'inciso-
ri non doveano ripetere i soggetti trattati altre
volte, od almeno dovevano infondere in essi sensi-
bilissime variazioni ; imperciocché ogni capo di fa-
miglia aveva il suo suggello caratteristico e parti-
colare^
Le agate-onici, le sardoniche, ec. pel diverso
colore dei loro strati, offrono opportunità all'ar-
tista di fare maggiormente risaltare i disegni in
rilievo, sopra un fondo di tinta opposta. Può ezian-
dio approfittare di quei diversi strati, per rende-
re l'effetto della tinta degli oggetti che prende ad
imitare, come le carni, la barba, i capelli, ec.
Bisogna che il coloramento di queste parti sem-
bri tutto effetto dell'arte, ed il destro lavoratore
lasci ignorare il soccorso che potè trarre dalle va-
rietà di tinte della pietra. In tal guisa operarono
gli antichi intagliatori.
Dopo le tenebre del medio evo, Lorenzo
deJ Medici, soprannominato il Magnifico, diede con
particolari incoraggiamenti nuova vita in Firenze
a così preziosi lavori, e la singolare bellezza di
parecchie pietre intagliate a quell'epoca, ne fece
passare alcune per antichi cammei.