32 2 STORIA DELLE ARTI
era dato agli Ateniesi riparare la perdita. Nulladi-
rneno nell5allontanarsi, commosso quel feroce vin-
citore dalle preghiere del popolo desolato, gli rese
il diritto di eleggere i proprii magistrati, e consentì
anche a lasciar sussistere parecchi monumenti
di nazionale orgoglio, che aveva dianzi risolto an-
nientare.
Gli scultori, i pittori, gli architetti, senza im-
piego, senza speranza di men triste avvenire in
quella città fatta soggiorno di miseria e di duo-
lo, presero dolorando la strada d' Italia, dove
qualcuno di essi aveva già ottenuto presso i po-
tenti le consolazioni di un benevolo patrocinio.
Non sarà più quind'innanzi in Atene, la quale
fin da quel tempo pronta sempre a sollevarsi e
più duramente sempre repressa, non altro sapeva
che scuotere le sue catene (19), ma in Roma, fatta
padrona dei tesori dell'universo, che il genio delle
arti continuerà a lottare contro il destino; sarà in
Roma che, alimentata dalla magnificenza dei Ce-
sari, la sua face brillerà per due secoli ancora di
vivissima luce, indi gradatamente oscurandosi, la
vedremo estinguersi finalmente nelle tenebre del
medio evo.
era dato agli Ateniesi riparare la perdita. Nulladi-
rneno nell5allontanarsi, commosso quel feroce vin-
citore dalle preghiere del popolo desolato, gli rese
il diritto di eleggere i proprii magistrati, e consentì
anche a lasciar sussistere parecchi monumenti
di nazionale orgoglio, che aveva dianzi risolto an-
nientare.
Gli scultori, i pittori, gli architetti, senza im-
piego, senza speranza di men triste avvenire in
quella città fatta soggiorno di miseria e di duo-
lo, presero dolorando la strada d' Italia, dove
qualcuno di essi aveva già ottenuto presso i po-
tenti le consolazioni di un benevolo patrocinio.
Non sarà più quind'innanzi in Atene, la quale
fin da quel tempo pronta sempre a sollevarsi e
più duramente sempre repressa, non altro sapeva
che scuotere le sue catene (19), ma in Roma, fatta
padrona dei tesori dell'universo, che il genio delle
arti continuerà a lottare contro il destino; sarà in
Roma che, alimentata dalla magnificenza dei Ce-
sari, la sua face brillerà per due secoli ancora di
vivissima luce, indi gradatamente oscurandosi, la
vedremo estinguersi finalmente nelle tenebre del
medio evo.