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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 2): Italia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5911#0021
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20 SCHIARIMENTI

Questa specie di repubblica federativa ed
aristocratica componevasi di dodici città capitali,
vale a dire : Ceri, Tarquinia, Rusella, Vetulonia,
Volterra, Arezzo, Cortona, Perugia, Chiusi, Volsi-
nia, Faleria e Veja .... La maggior parte di que-
ste antiche città esiste ancora. Quanto poi a quel-
le di Capua e Nola, non furono più antiche di
Roma che di un mezzo secolo circa,

<*)

Le pitture etnische del tempio di Ardéa, non
meno che l'Atalanta e VElena di Lanuvio, non ave-
vano ancora affatto perduto il loro splendore al
primo secolo dell'era cristiana3 ce.

La volta del tempio di Giunone in Ardéa
era stata dipinta da Ludio Elota, prima che
Roma esistesse. Questo Ludio, al dire di Plinio,
era oriundo di Etolia ; in quel tempo però i Gre-
ci non possedevano che artisti disegnatori. E pre-
sumibile dunque che costui, i genitori del quale a-
veano lasciata la patria per istabilirsi nel Lazio, vi
ricevesse insegnamenti da un pittore etrusco (*).

(*) Caligola bramava di far trasportare a Roma i due
affreschi t'Atalanta e V Elena di Lanuvio, ma non lo per->
mise l'intonaco delle vecchie muraglie.
 
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