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Dechazelle, Pierre T.
Studii sulla storia delle arti ossia quadro dei progressi e della decadenza della scultura e della pittura presso gli antichi durante le rivoluzioni che agitarono la Grecia e l'Italia (Band 2): Italia — Venedig, 1835

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https://doi.org/10.11588/diglit.5911#0050
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LIBRO PRIMO '49

Quella stessa classe privilegiata godeva anche
il diritto di sospendere nell' interno dei templi
degli scudi votivi, decorati di ornamenti che rap-
presentassero le azioni eroiche di alcuno della
famiglia (*). Appio Claudio il Vecchio, che fu con-
sole l'anno duecento cinquantanove dalla fonda-
zione di Roma, diede ai patrizii esempii di simile
maniera d'illustrazione. Egli fece porre nel tem-
pio di Bellona parecchi grandi dischi di sifl'atla
specie, nel centro dei quali erano intagliate le ef-
figie dei suoi antenati. Nei tempi posteriori si
abusò di tal costume, e gli adulatori vi trovarono
un mezzo di prodigare pubblici omaggi ai loro
padroni.... I trionfatori finalmente, nelle solenni
loro salite al Campidoglio, offrirono alla curiosità
del popolo dei quadri (i3), specie di vessilli, sui
quali erano raffigurati i principali incidenti delle
loro vittorie (**).

(*) Tali scudi votivi non sono da confondersi con gli scu-
di tolti al nemico, che i guerrieri consecravano agli Dei
dopo la vittoi'ia.

(**) Il vincitore di una battaglia data ai Cartaginesi
guidati da Annone, fece dipingere nel tempio della Libertà
a Roma, il tripudio dei soldati dopo la pugna. Vedevansi in
questo quadro i guerrieri seduti a mensa e serviti dagli abitanti
della città di Benevento, luogo dove accadde il banchetto.

Quei militi poi, il coraggio dei quali poco erasi se-
gnalato nel combattimento, erano figurati in atto di pren-
der cibo in piedi.

Dee. T. Il' 4
 
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