LIBRO TERZO I 85
mase soffocato (*). Gli abitanti della Campania, in
quelle dolorose circostanze, ottennero tutti i soc-
corsi che potevano sperare dal carattere umano e
generoso di Tito.
I sulfurei vapori del Vesuvio, spinti dai venti
sino alle spiaggie di Siria e d'Egitto, dicesi che
vi cagionassero una specie di contagio pestilenzia-
le, da cui la stessa città di Roma non andò esen-
te ... . Lo spaventoso incendio, che durò tre in-
teri giorni, sparse esso pure la costernazione ed
jl lutto nei più ricchi quartieri della città: il Cam-
pidoglio, i templi di Serapide, d' Iside, di Nettu-
no, il portico di Ottavia e la biblioteca di Augu-
sto furono preda delle fiamme, le quali danneg-
giarono eziandio considerabilmente il Panteon, il
magnifico teatro di Pompeo e quello di Balbo. Siffatto
disastro annientò preziosità infinite di ogni manie-
ra, ed, in quanto concerne le arti, per la maggior
parte irreparabili. L'eccellente imperatore amò me-
glio spogliare delle loro decorazioni il proprio pa-
lazzo e le proprie case di delizia, vender le sue
gioie, privarsi d' una parte delle sue mobiglie per
{istaurare gli edifizii devastati dal fuoco, piuttosto
(*) I libri di queH' infaticabile scrittore, i quali sinora ci
apprestarono grande abbondanza di cognizioni, meritereb-
bero forse il nome colletivo di Enciclopedia degli antichi.
mase soffocato (*). Gli abitanti della Campania, in
quelle dolorose circostanze, ottennero tutti i soc-
corsi che potevano sperare dal carattere umano e
generoso di Tito.
I sulfurei vapori del Vesuvio, spinti dai venti
sino alle spiaggie di Siria e d'Egitto, dicesi che
vi cagionassero una specie di contagio pestilenzia-
le, da cui la stessa città di Roma non andò esen-
te ... . Lo spaventoso incendio, che durò tre in-
teri giorni, sparse esso pure la costernazione ed
jl lutto nei più ricchi quartieri della città: il Cam-
pidoglio, i templi di Serapide, d' Iside, di Nettu-
no, il portico di Ottavia e la biblioteca di Augu-
sto furono preda delle fiamme, le quali danneg-
giarono eziandio considerabilmente il Panteon, il
magnifico teatro di Pompeo e quello di Balbo. Siffatto
disastro annientò preziosità infinite di ogni manie-
ra, ed, in quanto concerne le arti, per la maggior
parte irreparabili. L'eccellente imperatore amò me-
glio spogliare delle loro decorazioni il proprio pa-
lazzo e le proprie case di delizia, vender le sue
gioie, privarsi d' una parte delle sue mobiglie per
{istaurare gli edifizii devastati dal fuoco, piuttosto
(*) I libri di queH' infaticabile scrittore, i quali sinora ci
apprestarono grande abbondanza di cognizioni, meritereb-
bero forse il nome colletivo di Enciclopedia degli antichi.