LA SCULTURA ETRUSCA
La Sfinge dee Museo Civico di Chiusi.
lino, ove è il tipo della kpre ellenica, e
le due fini statuette di Monte Guragazza
(Appennino bolognese) del Museo Civico
di Bologna, cioè della donna, che ancor
più fedele ci porge il tipo della b^ore
indossante l’abito ]onico, e del giovine
devoto, dalle forme sode, vigorose ; arguto
aleggia il sorriso nei volti di questi due
personaggi, coi quali penetriamo ormai
nel secolo V.
SCULTURE CHIUSINE ARCAI-
CHE. B B Manifestazioni di arte
diversa sono a Chiusi e nel suo ter-
ritorio, ove la materia usata è 1 arenaria
finissima, la cosiddetta pietra fetida. Tra
le sculture a tutto tondo è preminente la
Sfinge, forse da Poggio Gaiella del Museo
Civico di Chiusi : siamo lontani dalla
finezza esecutiva della lupa capitolina, ma
il lavoro rude s’impone per la sua vio-
-26 ----
lenza squisitamente etnisca ; da questa
Sfinge accosciata, ove 1 elemento conven-
zionale è nelle ali ritorte e nelle zampe
posteriori ripiegate a volute ornamentali,
emana il senso di un potere misterioso, che
non si può deprecare e che arreca lutto.
Nello scalpellare roccie locali si rag-
giunge invece in altri centri di Etruria
maggiore finezza esecutiva, cosi, per esem-
pio, m un funerario leone vulcente del
Museo Etrusco Gregoriano, scolpito nel
nenfro e che rugge ; ma nel suo schema
questa belva palesa un po’ la maniera e
rimane pertanto inferiore a leoni della
scultura greca arcaica, ove alla maggiore
intuizione della belva rappresentata si
unisce una più conscia, per nulla mecca-
nica indole artistica. Migliore è, al con-
fronto, la naturalistica testa di ariete di
trachite da Orvieto del Museo di Firenze ;
serviva come pietra angolare di una tomba.
Foto Alinari
Cippo chiusino dee Museo Barracco
a Roma :
SCENA DI DANZA E SCENA DI COMPIANTO.
La Sfinge dee Museo Civico di Chiusi.
lino, ove è il tipo della kpre ellenica, e
le due fini statuette di Monte Guragazza
(Appennino bolognese) del Museo Civico
di Bologna, cioè della donna, che ancor
più fedele ci porge il tipo della b^ore
indossante l’abito ]onico, e del giovine
devoto, dalle forme sode, vigorose ; arguto
aleggia il sorriso nei volti di questi due
personaggi, coi quali penetriamo ormai
nel secolo V.
SCULTURE CHIUSINE ARCAI-
CHE. B B Manifestazioni di arte
diversa sono a Chiusi e nel suo ter-
ritorio, ove la materia usata è 1 arenaria
finissima, la cosiddetta pietra fetida. Tra
le sculture a tutto tondo è preminente la
Sfinge, forse da Poggio Gaiella del Museo
Civico di Chiusi : siamo lontani dalla
finezza esecutiva della lupa capitolina, ma
il lavoro rude s’impone per la sua vio-
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lenza squisitamente etnisca ; da questa
Sfinge accosciata, ove 1 elemento conven-
zionale è nelle ali ritorte e nelle zampe
posteriori ripiegate a volute ornamentali,
emana il senso di un potere misterioso, che
non si può deprecare e che arreca lutto.
Nello scalpellare roccie locali si rag-
giunge invece in altri centri di Etruria
maggiore finezza esecutiva, cosi, per esem-
pio, m un funerario leone vulcente del
Museo Etrusco Gregoriano, scolpito nel
nenfro e che rugge ; ma nel suo schema
questa belva palesa un po’ la maniera e
rimane pertanto inferiore a leoni della
scultura greca arcaica, ove alla maggiore
intuizione della belva rappresentata si
unisce una più conscia, per nulla mecca-
nica indole artistica. Migliore è, al con-
fronto, la naturalistica testa di ariete di
trachite da Orvieto del Museo di Firenze ;
serviva come pietra angolare di una tomba.
Foto Alinari
Cippo chiusino dee Museo Barracco
a Roma :
SCENA DI DANZA E SCENA DI COMPIANTO.