MEDICINA GRECA IN ITALIA
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101. Colonnato del tempio di Eracle in Agrigento, di stile dorico tuttora arcaico con caratteri
di pesantezza (fine del sec. VI a. C.).
secondo Senofane raggiungere una conoscenza sicura. Dobbiamo inoltre riconoscere
in Senofane un precursore della geologia, perché in appoggio alla sua teoria che terra
e mare fossero stati mescolati insieme, adduceva i resti e le impronte di animali marini
nelle rocce di Sicilia, di Malta, di Paro.
Allo scorcio del sec. VI sembra che si debba collocare il fiorire del maggior rappre-
sentante della scuola eleatica, di Parmenide, discepolo di Senofane. Parmenide sviluppò
le opinioni del maestro; nel raggiungimento della conoscenza allontana i sensi in modo
assoluto, adotta come unico criterio della verità il raziocinio. Negava Parmenide la pos-
sibilità del moto: il movimento presuppone il vuoto, ora il vuoto per definizione era
eguale al nulla; dire perciò che il moto esiste è come dire che esiste il nulla. Inviolabile
ed infinito è adunque Tesserei ed il mondo che crediamo conoscere e muovere attorno a
noijè mera illusione. Cosi Parmenide svolgeva la dottrina di Senofane. Poetica espres-
sione ebbe la filosofia di Parmenide nel suo poema Della natura, ove egli si rappresenta
in cerca della verità portato da un carro tirato da velocissime cavalle e che lontano lo
trasportano, quanto Tanimo suo poteva desiderare, precisamente sino alla dimora della
dea custode della verità.
Medicina greca in Italia
Poesia e scienza scaturivano in connubio pieno di armonia da queste elucubrazioni filo-
sofiche, e se in realtà rampollavano le astrazioni e le applicazioni matematiche dalla dot-
trina di Pitagora e le osservazioni sulla natura che ci circonda dalla dottrina di Senofane,
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101. Colonnato del tempio di Eracle in Agrigento, di stile dorico tuttora arcaico con caratteri
di pesantezza (fine del sec. VI a. C.).
secondo Senofane raggiungere una conoscenza sicura. Dobbiamo inoltre riconoscere
in Senofane un precursore della geologia, perché in appoggio alla sua teoria che terra
e mare fossero stati mescolati insieme, adduceva i resti e le impronte di animali marini
nelle rocce di Sicilia, di Malta, di Paro.
Allo scorcio del sec. VI sembra che si debba collocare il fiorire del maggior rappre-
sentante della scuola eleatica, di Parmenide, discepolo di Senofane. Parmenide sviluppò
le opinioni del maestro; nel raggiungimento della conoscenza allontana i sensi in modo
assoluto, adotta come unico criterio della verità il raziocinio. Negava Parmenide la pos-
sibilità del moto: il movimento presuppone il vuoto, ora il vuoto per definizione era
eguale al nulla; dire perciò che il moto esiste è come dire che esiste il nulla. Inviolabile
ed infinito è adunque Tesserei ed il mondo che crediamo conoscere e muovere attorno a
noijè mera illusione. Cosi Parmenide svolgeva la dottrina di Senofane. Poetica espres-
sione ebbe la filosofia di Parmenide nel suo poema Della natura, ove egli si rappresenta
in cerca della verità portato da un carro tirato da velocissime cavalle e che lontano lo
trasportano, quanto Tanimo suo poteva desiderare, precisamente sino alla dimora della
dea custode della verità.
Medicina greca in Italia
Poesia e scienza scaturivano in connubio pieno di armonia da queste elucubrazioni filo-
sofiche, e se in realtà rampollavano le astrazioni e le applicazioni matematiche dalla dot-
trina di Pitagora e le osservazioni sulla natura che ci circonda dalla dottrina di Senofane,