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L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1867 ILLUSTRATA.
dente qualunque la miccia a tempo non si
accese nel momento voluto, la miccia a per-
cussione scoppia nel toccar terra, e l'effetto
non è perduto. — Il colonnello Boxer so-
printendente del laboratorio dell'arsenale
di Woolwich, sir G. Armstrong, i signori
Freeth, il signor Petermann , ottennero ri-
sultati rimarchevolissimi, e gli uomini del-
l' arte troveranno preziosi insegnamenti
nell' attento esame di tali prodotti.
Immediatamente dopo sta esposto un
gabbione colle bocche aperte alle due e-
stremità, e che si riempie rapidamente di
terra nei lavori di difesa per ripararsi
dalle palle. Invece di rami d'albero e gra-
ticci di vinco, è costrutto con strisce di
zinco, che si attorcigliano ed intrecciano
intorno ai bastoni. Di tal modo un basti-
mento può trasportar seco anticipatamente
e senza ingombro a bordo, il completo
materiale di assedio.
Le armi in uso neh' esercito inglese e
dai sigg. Brown e Comp., di Sheffield , è
uno degli oggetti che maggiormente col-
piscono i visitatori, estranei al movimento
impresso, al materiale da guerra ed ai
mezzi di distruzione dai progressi delle
moderne cognizioni. Ad ogni invenzione
la scienza stessa oppose nuove invenzioni.
Per opporsi alla possanza dei proiettili
dei cannoni Woolwich destinati alle bat-
terie di terra ed aventi un diametro di
dodici pollici inglesi ed un peso di ven-
titré tonnellate ; non che per far fronte
ai cannoni della marina aventi dodici
tonnellate di peso e nove pollici di dia-
metro , la cui sola vista ispira un rispet-
toso timore, trovansi ogni dì metalli più
resistenti ; e quando gli ingegneri credonsi
sicuri del risultato, gli artiglieri si rimet-
tono all'opera, e rompono le loro corazze
protettrici. Ciascuno lotta di tal guisa sino
all' ora del combattimento, ove il trionfo,
che rappresenta la pace, il riposo ed il
condizione di vittoria consiste oggidì nello
sviluppo intellettuale e morale del popolo.
11 corpo umano è impotente dinanzi alla
forza prodigiosa raggiunta dalla materia:
l'anima sola può trionfare.
Conte di Castellane.
F0GG1E BRETONI
Mio caro Ducuing:
Mi si dice che le foggie bretoni che fi-
gurano nelle vetrine della classe 92% sono
generalmente considerate derivare piut-
tosto dal vestiarista dell'Opera Comica an-
ziché dai laboratoi dei sarti di Brest
o di Quimper. Quegli ornamenti di disegno
così originale pel colore e pel taglio, quelle
stoffe così ricche come tessuti, quelle bor-
dure d'oro e di seta non si accordano,
agli sguardi del vulgo, col paesaggio a-
MEDAGLIA D' ORO DISTRIBUITA AGLI ESPOSITORI.
fabbricate con macchine di cui alcune sono
esposte; la collezione degli uniformi che
non sono più domandati all'industria pri-
vata, ma oggidì confezionati direttamente
dallo Stato con una grande economia; gli
scudi contenenti 1' equipaggiamento d'ogni
corpo, come artiglieria, rifles, granatieri,
cipai, higlanders, ecc; e quei grandi trofei
d'armi e bandiere nei quali le lame delle
sciabole formano tante foglie d'alloro ed
i grilletti dei fucili compongono la cifra
della regina, danno anima alle pareti di
legno di questo padiglione, dedicato alle
opere destinate a proteggere e difendere
le meraviglie dell' industria da cui sono
circondate. Non lunge dalle colonne cari-
che degli stromenti usati dagli operai delle
diverse professioni adette al servizio del-
l'esercito, e presso le vetture d'ambulanza
e gli apparati chirurgici di Evans e Ste-
vens, si trova altresì una grande lamina
da corazza per una fortificazione di terra,
martellata dalle palle di cannoni Armstrong
da sette a dieci pollici inglesi, ed i cui
colpi furono tirati ad una distanza variante
da 369 a 425 metri. Questa piastra, inviata
benessere d'un popolo intiero, apparterrà
a quegli il quale, munito d'un buon mate-
riale, avrà maggior freddezza d'animo e va-
lore morale. Che Dio ci preservi per lungo
tempo ancora da prove così crudeli; ma
se dovessero venire, andiamo loro incontro
con confidenza, perocché siano meno for-
midabili di quello che lo faccia supporre
la vista di questi strumenti di distruzione.
Molti di essi all' atto pratico darebbero
mediocri risultati, e sarebbero altrettanto
inutili quanto le bombe gigantesche espo-
ste ad ambi i lati dell' ingresso del padi-
glione, che pesano 1150 chilogrammi, e do-
vrebbero essere lanciate da un mortaio di
cinquantadue tonnellate con una carica di
317 chilogrammi di polvere. Alla fin fine
saranno sempre uomini che dovranno met-
tere in opera tali Leviathan: si può ingran-
dire il ferro, ma l'operaio non muta ; mo-
dificasi soltanto il suo valore morale, e
questo è destinato a rappresentare una
parte ognor più grande nelle nuove guerre.
Appunto in ciò consiste il più curioso in-
segnamento che porgono questi singolari
concorsi di opere di distruzione. La prima
greste della Bretagna, ed hanno nulla che
rammenti i fieri abitanti dell'antico paese
monarchico.
Ne chiedo mille perdoni al pubblico che
d'ordinario, quando s'inganna, preferisce
di credersi ingannato dagli altri; ma que-
gli abiti che gli sono causa di meraviglia
sono fedeli: essi vengono in retta linea da
quelle fortunate provincie ove la storia as-
segna tante lotte gigantesche, ed ove il ro-
manzo si compiace fin troppo di formare
delle legioni di selvaggi. La Bretagna ha le
sue eleganze in quella guisa che ha anche
le sue cupe fisonomie; il popolo vi è tale
come lo si trova dappertutto, cioè freddo,
calmo, severo a tempo e luogo; allegro, a-
mabile e galante quando arrivano i giorni
dell' allegria. Ma di tali giorni, così rari
nella vita , ne capitano spesso ? Sì, pur-
ché si lasci alla Bretagna la sua libertà.
La libertà ! Per il Bretone tutto si com-
pendia in ciò. Se è libero, canta ; se è ri-
spettato nei suoi costumi e nei suoi gusti,
intreccia corone di fiori ! Egli diventa ar-
tista : le matasse di seta multicolore sono
la sua tavolozza, l'ago è il suo pennello ,
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L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1867 ILLUSTRATA.
dente qualunque la miccia a tempo non si
accese nel momento voluto, la miccia a per-
cussione scoppia nel toccar terra, e l'effetto
non è perduto. — Il colonnello Boxer so-
printendente del laboratorio dell'arsenale
di Woolwich, sir G. Armstrong, i signori
Freeth, il signor Petermann , ottennero ri-
sultati rimarchevolissimi, e gli uomini del-
l' arte troveranno preziosi insegnamenti
nell' attento esame di tali prodotti.
Immediatamente dopo sta esposto un
gabbione colle bocche aperte alle due e-
stremità, e che si riempie rapidamente di
terra nei lavori di difesa per ripararsi
dalle palle. Invece di rami d'albero e gra-
ticci di vinco, è costrutto con strisce di
zinco, che si attorcigliano ed intrecciano
intorno ai bastoni. Di tal modo un basti-
mento può trasportar seco anticipatamente
e senza ingombro a bordo, il completo
materiale di assedio.
Le armi in uso neh' esercito inglese e
dai sigg. Brown e Comp., di Sheffield , è
uno degli oggetti che maggiormente col-
piscono i visitatori, estranei al movimento
impresso, al materiale da guerra ed ai
mezzi di distruzione dai progressi delle
moderne cognizioni. Ad ogni invenzione
la scienza stessa oppose nuove invenzioni.
Per opporsi alla possanza dei proiettili
dei cannoni Woolwich destinati alle bat-
terie di terra ed aventi un diametro di
dodici pollici inglesi ed un peso di ven-
titré tonnellate ; non che per far fronte
ai cannoni della marina aventi dodici
tonnellate di peso e nove pollici di dia-
metro , la cui sola vista ispira un rispet-
toso timore, trovansi ogni dì metalli più
resistenti ; e quando gli ingegneri credonsi
sicuri del risultato, gli artiglieri si rimet-
tono all'opera, e rompono le loro corazze
protettrici. Ciascuno lotta di tal guisa sino
all' ora del combattimento, ove il trionfo,
che rappresenta la pace, il riposo ed il
condizione di vittoria consiste oggidì nello
sviluppo intellettuale e morale del popolo.
11 corpo umano è impotente dinanzi alla
forza prodigiosa raggiunta dalla materia:
l'anima sola può trionfare.
Conte di Castellane.
F0GG1E BRETONI
Mio caro Ducuing:
Mi si dice che le foggie bretoni che fi-
gurano nelle vetrine della classe 92% sono
generalmente considerate derivare piut-
tosto dal vestiarista dell'Opera Comica an-
ziché dai laboratoi dei sarti di Brest
o di Quimper. Quegli ornamenti di disegno
così originale pel colore e pel taglio, quelle
stoffe così ricche come tessuti, quelle bor-
dure d'oro e di seta non si accordano,
agli sguardi del vulgo, col paesaggio a-
MEDAGLIA D' ORO DISTRIBUITA AGLI ESPOSITORI.
fabbricate con macchine di cui alcune sono
esposte; la collezione degli uniformi che
non sono più domandati all'industria pri-
vata, ma oggidì confezionati direttamente
dallo Stato con una grande economia; gli
scudi contenenti 1' equipaggiamento d'ogni
corpo, come artiglieria, rifles, granatieri,
cipai, higlanders, ecc; e quei grandi trofei
d'armi e bandiere nei quali le lame delle
sciabole formano tante foglie d'alloro ed
i grilletti dei fucili compongono la cifra
della regina, danno anima alle pareti di
legno di questo padiglione, dedicato alle
opere destinate a proteggere e difendere
le meraviglie dell' industria da cui sono
circondate. Non lunge dalle colonne cari-
che degli stromenti usati dagli operai delle
diverse professioni adette al servizio del-
l'esercito, e presso le vetture d'ambulanza
e gli apparati chirurgici di Evans e Ste-
vens, si trova altresì una grande lamina
da corazza per una fortificazione di terra,
martellata dalle palle di cannoni Armstrong
da sette a dieci pollici inglesi, ed i cui
colpi furono tirati ad una distanza variante
da 369 a 425 metri. Questa piastra, inviata
benessere d'un popolo intiero, apparterrà
a quegli il quale, munito d'un buon mate-
riale, avrà maggior freddezza d'animo e va-
lore morale. Che Dio ci preservi per lungo
tempo ancora da prove così crudeli; ma
se dovessero venire, andiamo loro incontro
con confidenza, perocché siano meno for-
midabili di quello che lo faccia supporre
la vista di questi strumenti di distruzione.
Molti di essi all' atto pratico darebbero
mediocri risultati, e sarebbero altrettanto
inutili quanto le bombe gigantesche espo-
ste ad ambi i lati dell' ingresso del padi-
glione, che pesano 1150 chilogrammi, e do-
vrebbero essere lanciate da un mortaio di
cinquantadue tonnellate con una carica di
317 chilogrammi di polvere. Alla fin fine
saranno sempre uomini che dovranno met-
tere in opera tali Leviathan: si può ingran-
dire il ferro, ma l'operaio non muta ; mo-
dificasi soltanto il suo valore morale, e
questo è destinato a rappresentare una
parte ognor più grande nelle nuove guerre.
Appunto in ciò consiste il più curioso in-
segnamento che porgono questi singolari
concorsi di opere di distruzione. La prima
greste della Bretagna, ed hanno nulla che
rammenti i fieri abitanti dell'antico paese
monarchico.
Ne chiedo mille perdoni al pubblico che
d'ordinario, quando s'inganna, preferisce
di credersi ingannato dagli altri; ma que-
gli abiti che gli sono causa di meraviglia
sono fedeli: essi vengono in retta linea da
quelle fortunate provincie ove la storia as-
segna tante lotte gigantesche, ed ove il ro-
manzo si compiace fin troppo di formare
delle legioni di selvaggi. La Bretagna ha le
sue eleganze in quella guisa che ha anche
le sue cupe fisonomie; il popolo vi è tale
come lo si trova dappertutto, cioè freddo,
calmo, severo a tempo e luogo; allegro, a-
mabile e galante quando arrivano i giorni
dell' allegria. Ma di tali giorni, così rari
nella vita , ne capitano spesso ? Sì, pur-
ché si lasci alla Bretagna la sua libertà.
La libertà ! Per il Bretone tutto si com-
pendia in ciò. Se è libero, canta ; se è ri-
spettato nei suoi costumi e nei suoi gusti,
intreccia corone di fiori ! Egli diventa ar-
tista : le matasse di seta multicolore sono
la sua tavolozza, l'ago è il suo pennello ,
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