Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Ducuing, François [Editor]
L' Esposizione Universale del 1867 illustrata: pubblicazione internazionale autorizzata dalla commissione imperiale dell'esposizione — Mailand [u.a.], 1867

DOI Page / Citation link:
https://doi.org/10.11588/diglit.3381#0536
Overview
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1867 ILLUSTRATA.

segno che il lettore ha sotto gli occhi
insieme a questo articolo hasta — se egli
non è cognito della maniera del pittore —
per dargliene una giusta idea. Credo non-
dimeno di dovermi fermare un istante in-
torno alla tosatrice di pecore , tela ecce-
zionale per le sue proporzioni fra tutti i
lavori del sig. Millet.

Distesa sopra di una botte, col capo
pendente, la pecora è già per tre quarti
spoglia della sua lana : la donna prosegue
con impassibilità nel suo lavoro: allato,
un po' perduto nelP ombra, scorgesi un
vecchio contadino, vestito d'una Mouse az-
zurrognola. È vero che la placidità ani-
male della tosatrice si confonde colla
rassegnazione passiva della bestia, figura
principale del quadro; e forse la pecora
ha l'apparenza più umana della donna.

Ma quale colorito, qual disegno! Senza
rumore, senza sforzo, il pittore arrivò ad
un grado straordinario d'intensità. La ve-
rità è assoluta, il dipinto superbo. Certo
che è realismo, ma almeno non raggiunto
al prezzo di cenci ributtanti, di stracci
senza nome: è un fare poco ricreativo al-
l'occhio, ma forte, coscienzioso, personale,
ben altrimenti intelligente che non quello
di certi pittori di panna sbattuta, tanto
alla moda al giorno d'oggi. Non c'è da
ingannarsi: il montone, dal punto divista
pittorico, è magnifico, irreprensibile, e la
donna, sebbene spoglia di bellezza e di
grazia, ha tutta 1' apparenza d'una figura
di Andrea del Sarto.

Ne si creda che io esageri. Quello è un |
quadro degno di qualunque galleria pri-
vata o pubblica. Non trovandolo abba-
stanza gradevole, certe signore se ne al-
lontanano , ed i signori che se ne in-
tendono di nulla, lo guardano con aria di
altissimo sprezzo, oppure non lo guardano
affatto. Ebbene! che importa ciò? Esso
non perde per questo menomamente del
suo valore. Esso fa testimonianza d' una
individualità sana e robusta, di un fondo
reale di dottrina, di gran mente, di molta
saggezza, e quantunque sembri ributtante
a molte persone, io dirò intiero quello
che penso, dichiarando che è cento volte
preferibile a molti lavori vantati e pre-
miati, che P ignoranza porta al cielo e
copre d'oro e di corone.

Oliviero Merson.

APPARECCHIO. SAVALLE

per la distillazione, purificazione e rettificazione
degli alcool

Nella nostra dispensa N. 3G, ci siamo
occupati dell' apparecchio che serve alla
distillazione dei vini. Per terminare di de-
scrivere il sistema del distinto costruttore,
il cui nome è stampato in capo a questo
articolo, ci rimane a far conoscere gli ap-
parecchi perfezionati che servono alla ret-

tificazione e depurazione metodica conti-
nua degli alcool.

Il rettificare è un'operazione molto più
complicata della semplice distillazione: in-
fatti in quest'ultima non si ha per scopo
che di separare P alcool dalla più gran
parte dell'acqua, colla quale trovavasi mi-
sto nel succo fermentato, mentre che nella
rettificazione si tende a spogliarlo di tutte
le materie volatili straniere che furono
seco lui trascinate nella prima opera-
zione.

Il sistema di rettificazione del signor
Savalle si compone:

1.° D'una caldaja a due o tre scompar-
timenti, posti l'uno sopra dell'altro, ed in
comunicazione fra di loro ;

2.° D'una colonna ;

3.° D'un regolatore ;

4° D'un condensatore-analizzatore ;

5.° D'un refrigerante ;

6.° D'un recipiente speciale per gli olj
essenziali.

Lo scompartimento inferiore della cal-
daja riceve le flemme da rettificare, e lo
scompartimento superiore riceve i liquidi
alcoolici risultanti dalla condensazione, i
quali non possono unirsi colle flemme in
lavoro. Allorquando il primo di questi
scompartimenti è vuotato di tutto il suo
alcool, se ne sgombrano i residui senza
interrompere l'operazione, la quale si con-
tinua negli scompartimenti superiori, e la
rettificazione prosegue sopra liquidi ric-
chi di alcool.

La colonna di rettificazione si compone
d'un certo numero di dischi, le cui aper-
ture sono combinate in modo da molti-
plicare all'infinito le superfìcie di lavatura
e d'analisi. La volatilizzazione dei liquidi
racchiusi nella colonna domanda un' ap-
plicazione fissa e metodica di calore, ed
il regolatore risponde a questa necessità.
È noto esser P acqua il fluido ordinaria-
mente impiegato per la condensazione ;
ma siccome essa trasmette lentamente il
calorico, il signor Savalle divide il vapore
in canaletti, circondati d'ogni parte da sot-
tili strati d'acqua. Il refrigerante si com-
pone di due parti, l'ima destinata alla con-
densazione dei vapori alcoolici, l'altra per
rinfrescare il prodotto della condensazione
di questi medesimi vapori dopo il loro ri-
torno allo stato liquido. Finalmente, nel
recipiente si versano gli olj essenziali, che
durante" il cammino od alla fine dell'ope-
razione l'analisi respinge sui dischi infe-
riori della colonna.

Quando le fermentazioni furono perfette,
gli alcool rettificati in tal guisa sono per-
fettamente puri; ma quando le fermenta-
zioni furono condotte male, si sviluppano
diversi acidi più o meno volatili, spesso
in grandissime quantità (e specialmente
l'acido acetico), che intaccano gli appa-
recchi, fanno luogo alla produzione d'una
grande quantità di etere, ed alterano il
gusto definitivo dell'alcool. L'apparecchio
depuratore metodico e continuo elei si-
gnori Savalle e Gugnon risponde alle cir-
costanze che qui vennero precisate. La sua

descrizione ci condurrebbe troppo lungi.
Limitiamoci a dire che la mano d'opera
necessaria a farlo funzionare è piccolis-
sima, e le materie depuranti durano as-
sai lungo tempo.

Riassumendo, non possiamo che concor-
dare nelle conclusioni d'un organo spe-
ciale, il Monitore vinicolo, il quale dichiara
che: l'apparecchio Savalle è di presente
l'espressione più avanzata dell'arte della
distillazione. Soggiungiano che il costrut-
tore non si limita solo a fabbricare ap-
parecchi eccellenti, ma si assume benanco
di istruire nel metodo di distillazione e
rettificazione ogni persona fin qui estra-
nea a questa fruttuosa industria, e che vo-
glia intraprenderne l'esercizio.

Vittore Meunier.

PRUSSIA

Scuola primaria di villaggio.

Per la Francia sarà una gloria eterna
P aver proclamato per la prima che un
popolo è padrone de'propri destini. Questo
grande principio d'indipendenza che l'In-
ghilterra aveva traveduto nella terribile
rivoluzione che fece cadere la testa di
Carlo I, e riesci alla ristaurazione di Gia-
como II, questo grande principio si fece
strada in Europa, e, dopo il 1789, ogni
nazione aspira a tale possesso di se stessa,
a quest'alta direzione personale che fa dei
popolo il sovrano, come lo chiama Gian-
Giacomo Rousseau, e del sovrano il primo
funzionario di quei venti, trenta o qua-
ranta milioni di cittadini che in altri
tempi chiamava suoi sudditi.

Ogni potenza, ogni autorità è nulla, se
dessa non ha un mezzo per esercitarsi.
Questo mezzo è il suffragio universale.

I confini del nostro lavoro c'interdicono
di toccare queste alte quistioni. Ma non
vedete l'importanza dell'istruzione prima-
ria? Non vedete ch'essa diventa una ne-
cessità, un obbligo nel meccanismo dello
nostre moderne istituzioni ?

Pronunciai la parola obbligo. Dovrebbesi
forse dedurne ch'io preconizzo l'istruzione
obbligatoria? Nonne ho l'idea, come non
ne ho diritto. Penne più competenti della
mia discuteranno, senza dubbio, questo
grande problema.

Ma trovo una transizione per arrivare
all'edifìcio scolastico rappresentato dal no-
stro disegno. Qui non si tratta delle grandi
e celebri università tedesche d'altri tempi,
come Jena, Gottinga ecc, — è una semplice
scuola da villaggio. Non vi si diplomano
dottori, ma vi si formano cittadini capaci
di comprendere i loro diritti ed i loro do-
veri, di obbedire alla legge, cui conoscono
perchè l'hanno letta, e di sostenere il go-
verno, che essi si sono scelti liberamente.

La Prussia è quella che espone nel Parco

L i »ostrl

„ nostre
«iloro figl

ili dell'i*™»

.itti lib«.'utt

si troverà un i
«ere e scriver

[# campagne1
... istruzwi

dall'altra1;

Grande fu
prendere fistn
ave un -edito eri
,e già tutti si p:
ie, allorché sopr
Borono quasi
atra è poco prc
:ì, Sotto un regno
ìlmale eseguito,
ji.preoccupatissirr

Ii del loro ferrite
ì una quistione 1
i sorgente di peri
É, e non divent
non fra un pò]
f la pace di Til
su nuove b
■Vigenza gettarono '.
a organismo pò]
ì, delle si
sua istruzii
'^Federico, e f
*ione primaria
■'«■Tale misura
in un'epocì
* dalla guerr
*N ostacoli n
"fr, come quel]
:ì,EWe prime
*iri mano che
y gl'inconv.
fulgenti ir

1*è solo nei

-per
lorvisi

ln lambii
dee ^nto prc

■C^no,

SrùW
te f^corda

^tro
< ^ che

*<rnciai

1 vanta

li dall'
 
Annotationen