I
852
L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1867 ILLUSTRATA.
giurioso silenzio del giuri, se ne appellò
alla Commissione imperiale presso di cui
interpose nobilmente una protesta: parve
si riconoscesse la legittimità della sua
querela, e si fece procedere post factum ad
un'inchiesta, la quale, per essere efficace,
avrebbe dovuto precedere decisioni che do-
vevano rimanere inappellabili.
fi!Gli fu diretto uno dei giurati che erano
passati dinanzi ai rimarchevoli prodotti
della sua usina senza fermarvisi.
Dopo di avere spiegato il titolo dilla
sua missione, il delegato convenne che si
graziò anzitutto di tale confessione spoglia
d'artificio, e per provargli che la buona fede
del giurì era stata ingannata, gli attestò che
tutti gli oggetti esposti nella sua vetrina
erano di fabbrica francese, e che ne faceva
eseguire tutti i giorni di eguali, in seguito
alle commissioni che gli erano dirette dalle
più grandi usine di Francia, per le am-
ministrazioni delle strade ferrate e persino
per la marina imperiale.
.Siccome il delegato manifestava unaeerta
dose d'incredulità, il direttore di Persan-
Beaumont propose di condurlo tosto all'usi-
meglio disposta fabbrica di cauciù che e^li
avesse mai veduta, e promise di far ripa-
rare — mediante un nuovo rapporto __
l'ingiustizia di cui la Società era stata
vittima.
Il rapporto venne fatto e spedito a chi
di diritto, ma l'ingiustizia non fu riparata.
Dopo una tale esposizione di fatto di-
ciamo che cosa sia la fabbrica ili Persan-
Beaumont.
Fondata, or sono trent'ann'1, a San Dio-
nigi sotto il patronato del signor Godyear
li N:i .va Yutk
ottenne nel 1855 la
^r\ A afe, j| <^fc, & ,d§s él =lb & '4f m,
ESPOSIZIONE DI OGGETTI IN CAUC1U' DELL' USINA PERSAN-BEAUMONT-
aveva supposto tutti gli oggetti esposti
dalla Società The India-rubber, ecc., fos-
sero di provenienza e di fabbrica inglese,
e che il fatto era sembrato tanto chiaro
da aver trascurato di assumere una qua-
lunquesiasi informazione : egli aggiunse
che aveva visitato la maggior parte delle
fabbriche di cauciù, e non aveva pensato,
neppure per un istante, a recarsi a Persan-
Beaumont, atteso che eragli stato assicu-
rato non esser quello che un semplice
luogo di deposito, nel quale venivano im-
magazzinati i prodotti inglesi prima di
essere diretti sopra Parigi o spediti al
luogo di destinazione.
Il direttore di Persan-Beaumont lo rin-
na e di fargli toccare con mano la verità.
La, proposta fu accettata, e due ore dopo
questi signori arrivavano all'usina.
La fabbrica era in piena attività: quat-
tro macchine a vapore, d'una forza di cen-
tocinquanta cavalli, mettevano in movi-
mento ogni cosa: centoventi operai erano
al loro posto, e facevano subire al cauciù
le preparazioni e le miscele alle quali viene
sottoposto prima della diverse appropriazio-
ni e delle sue definitive trasformazioni :
tutto infine agitavasi e rumoreggiava nelle
diverse parti della vasta usina.
A tale inatteso spettacolo il delegato ri-
mase interdetto e confuso: egli dichiarò
che Persan-Beaumont era la più bella e
grande medaglia d 'onore per il suo cau-
ciù indurito, essa arrivò, dopo parecchi
mutamenti di direzione, sotto quella del
signor Rousseau-Lafarge, che nello stesso
concorso del 1855 aveva ottenuto la me-
daglia d' argento. Costui, avendo acqui-
stato i brevetti di privilegio del signor
Godyear, volle dare maggior estensione
alla sua usina, e la trasportò da San Dio-
nigi nel dipartimento di Senna ed Oisa a
Persan-Beaumont.
Nel 1864 quest'usina venne ceduta alla
società The India-rubber, gutta-percha and
telegraph luorks, la quale scelse per suo
rappresentante e direttore un giovane che
unisce al solido buon senso ed all'attività
benevc
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Spensi,
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L'ESPOSIZIONE UNIVERSALE DEL 1867 ILLUSTRATA.
giurioso silenzio del giuri, se ne appellò
alla Commissione imperiale presso di cui
interpose nobilmente una protesta: parve
si riconoscesse la legittimità della sua
querela, e si fece procedere post factum ad
un'inchiesta, la quale, per essere efficace,
avrebbe dovuto precedere decisioni che do-
vevano rimanere inappellabili.
fi!Gli fu diretto uno dei giurati che erano
passati dinanzi ai rimarchevoli prodotti
della sua usina senza fermarvisi.
Dopo di avere spiegato il titolo dilla
sua missione, il delegato convenne che si
graziò anzitutto di tale confessione spoglia
d'artificio, e per provargli che la buona fede
del giurì era stata ingannata, gli attestò che
tutti gli oggetti esposti nella sua vetrina
erano di fabbrica francese, e che ne faceva
eseguire tutti i giorni di eguali, in seguito
alle commissioni che gli erano dirette dalle
più grandi usine di Francia, per le am-
ministrazioni delle strade ferrate e persino
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.Siccome il delegato manifestava unaeerta
dose d'incredulità, il direttore di Persan-
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meglio disposta fabbrica di cauciù che e^li
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vittima.
Il rapporto venne fatto e spedito a chi
di diritto, ma l'ingiustizia non fu riparata.
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ciamo che cosa sia la fabbrica ili Persan-
Beaumont.
Fondata, or sono trent'ann'1, a San Dio-
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dalla Società The India-rubber, ecc., fos-
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e che il fatto era sembrato tanto chiaro
da aver trascurato di assumere una qua-
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Il direttore di Persan-Beaumont lo rin-
na e di fargli toccare con mano la verità.
La, proposta fu accettata, e due ore dopo
questi signori arrivavano all'usina.
La fabbrica era in piena attività: quat-
tro macchine a vapore, d'una forza di cen-
tocinquanta cavalli, mettevano in movi-
mento ogni cosa: centoventi operai erano
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le preparazioni e le miscele alle quali viene
sottoposto prima della diverse appropriazio-
ni e delle sue definitive trasformazioni :
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diverse parti della vasta usina.
A tale inatteso spettacolo il delegato ri-
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che Persan-Beaumont era la più bella e
grande medaglia d 'onore per il suo cau-
ciù indurito, essa arrivò, dopo parecchi
mutamenti di direzione, sotto quella del
signor Rousseau-Lafarge, che nello stesso
concorso del 1855 aveva ottenuto la me-
daglia d' argento. Costui, avendo acqui-
stato i brevetti di privilegio del signor
Godyear, volle dare maggior estensione
alla sua usina, e la trasportò da San Dio-
nigi nel dipartimento di Senna ed Oisa a
Persan-Beaumont.
Nel 1864 quest'usina venne ceduta alla
società The India-rubber, gutta-percha and
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