N^TS
TAVOLA
I.
gli nomi del Dipintore (7) , e delle Figure (8) , che
vi fi leggono . Nelle parole : Akjjandro Ateniese dìpin-
gea (9) : abbiamo il nome (io) , la patria , e può ben
dirfi ancora Y età dell' Artefice , moftrandoci almeno la
forma de' caratteri greci (IJ) , eh' ei viveffe alquan-
to prima dell' Era Criftiana . Delle cinque Eroine poi
qui dipinte Latona (I2) , Nìobe (x3) , Febe (h) , Bee-
rà
(7) Nelle Sculture non è co/a ordinaria il trovarvi/
il nome dell' Artefice . Nelle dipinture de' Vafi una fola
fen'è veduta , a noftra notizia , col nome del Pittore .
Negl' Intonachi neffuna , per quel, che fi fappi a .
(8) Fu coftume degli antichi 'Pittori apporre i nomi
alle perfine , che dipingeano : e di Polignoto avverte
Paufania X. z$., che formava i nomi a capriccio nelle
fue pitture .
(9) AAEZANAPOS A0HNAIO2 ErPA<DEN . Plinio
nella dedicatoria della Storia Naturale all' Imperator
Tito fcrive, che gli antichi Pittori , e Scultori ebbero
in cojlume nelle opere loro pili perfette concepire in tem-
po pendente le ifcrizioni, cosi : Apelles , o , Polycle-
tus faciebat : come fé volejfero , che quelle opere foff ero
fempre confiderate , come filo cominciate , e non perfe-
zionate j acciocché ancor quei , che volejfero giudicarne
fìnijlramente , fi rimanejfero dal criticar colui , che pre-
venuto dalla morte non aveffe potuto emendarle : e con-
chiude : Tria non amplius , ut opinor , abfolute quae
traduntur infcripta : ILLE FECIT . Ma Fidia fitto la
famofa Statua di Giove Olimpio pofe que/a ifcrizione:
<S>stà'ag Xapid&s vice 'hhrpjctioc. jW, ìitofyve . Fidia fi-
gliuol di Carmidc Atcnicfc mi fece . Pcvfania V. io. .
Ed oltre a quejlo abbiamo noi due altri cfempii di tali
ifcrizioni in tempo perfetto : uno è nel Real Mufeo , ove
fi legge fitto un bufo : AIIOAAftNIOS EIIOHSE ; Apol-
lonio fece. JJ altro era nella dipintura di un vafi Etru-
feo del Mufeo del celebre nojlro D. Giufeppe Valletta ,
in cuifileggea MAEIMOC ErPA^E : Maflìmo dipinfe.
Con troppa confidenza dunque afferi Plinio tre foli efem-
pii trovar/ di si fatte ifcrizioni .
fio) Né Plinio, ne altri fa menzione di quefio A\c£-
fandro , che ben meritava di effere con lode nominato .
(n) Tali fono l'Epfilon , il Sigma, e 'l Phi, fatti
all' antica maniera .
(li) AHTJ2 : Latona fu figlia di Ceo , e di Febe ,
entrambi figli di Urano , o fia del Cielo , e della Terra .
'Di Latona fino piene le Carte j particolarmente per
aver da Giove generato Apollo , e 'Diana : benché Ero-
doto in Euterpe , dica , eh' Ella fu balia , e non madre
di quefii due Numi . Si veda Nat al Conte IV. io.
(13) NIOBH: Di due Niobi ji trova fatta menzione.
Una e nominata da Apollodoro , perche fu la prima tra
le mortali donne ad effere sforzata da Giove : ne que-
fla con Latona ebbe punto , ne poco che fare , L'altra è
la rinomata figlia di Tantalo , e moglie di Anfione , Re
di Tebe , la quale effondo Madre di fitte figliuoli, e di
altrettante figlie ( alcuni vogliono di più ) infuperbita
di cotanta fecondità , comincio ad infultar Latona ,
ne volea permettere, che fé le deffe culto divino , che
a se credea dovuto anzi, che a quella , che due fili figli
avea, Apollo e Diana . Il perche quefii due arcieri Nu-
mi fdegnati , in un fil giorno frettarono i di lei figli ,
Apollo i mafehi , e Diana le femmine . Privata in tal
maniera della fra numerofr prole Niobe, disfacendo/ in
lagrime , fu convertita da Giove in un macigno , che
sul monte Sipilo verfr continuamente del pianto . Altri
narrano con altre circo/anze la morte di que/a Princi-
peffa . Si vegga Apollodoro , Eliano , Paufania , e
tutti qua/ i Poeti , fpecialmente Ovidio , che nel VI.
delle Trasformazioni deferive felicemente tutta la fa-
vola . Come poi Niobe e Latona , mortalmente odiando-
fi , pure in que/a pittura/ringano le de/re, ciò s'inten-
derà dal ver fi di Saffo rapportato nella Nota 17., dal
quale / rileva , che prima erano ftrette amiche .
(14) $OIBH : Non fembra co/et effer Febe , Ma-
dre di Latona , dianzi nominata -, ma quella pitttto-
/o , che fu /glia di Leucippo , e fiore Ila d'Ilaira , che
le /a avanti accovacciata . Non vi ha tra Mitologi,
chi abbia raccolte tutte le notizie , che di quelle due
firelle trovati/fparfe negli Scrittori . Noi le abbiamo qui
brevemente ri/rette . Apollodoro ( che /ori fitto Tolo-
meo Fifone , un fecolo e mezzo prima di Cri/o , e la
cui Biblioteca, tutto che tratti de' tempi favolo/ , pure
anticamente cor fé col nome d'I/oria , e Scaligero affer-
ma non poterle/ negare tal titolo , almeno in quanto alle
/uccej/oni Reali per generazioni) nel Uh. III. parla così.
Da Afareo , e da Arena figlia di Ebaio nacquero Lin-
ceo , ed Ida , e Pifo.....Da Leucippo , fratello
di Afareo, e da Filodice figlia d'Inaco nacquero Ilaira,
e Febe ; le quali efiendo fiate rapite da Cadore, e da
Polluce (/gliuoli di Leda , e di Giove ) divennero loro
mogli . E poco dopo /aggiunge : Cadore, e Polluce ef-
fendofi invaghici delle due figlie di Leucippo , le rapiro-
no dalla Meflènia . Onde poi da Polluce , e da Febe
nacque Mncfileo, e da Cadore, e da Ilaira nacque Ano-
gonte. Sebbene rapite in Mefftnia , nacquero altrove.
Stefano in Aphidna dice : Fu ancora Afidna un qual-
che cartello della Laconica , che fu la patria delle
due Leucippidi , Febe ed Ilaira : Ovidio nell' Arte
v. 63o. parla del loro rapimento : e Properzio I. El. 2,,
Non fic Leucippis fuccendit Caftora Phoebc ,
Pollucem cultu non Thelaira foror .
Dove è da avvertire il doppio abbaglio di Properzio,
e nel nome d'Ilaira, e nel marito. Igino F. 80. aggiu-
gne, che quefe due Sorelle , prima di effer rapite , erano
Jl*nte definiate fpofe d'Ida , e di Linceo , loro cugini,
e che Febe era Sacer deteff a di Minerva, Ilaira di Dia-
na. Finalmente Paufima HI. 16. dice , che in Spar-
ta vedea/i il tempio d'Ilaira, e di Febe : cui erari con-
frgrate Donzelle , le quali chiamavanfi Leucippidi dal
nome appunto di quefie Eroine.
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dirfi ancora Y età dell' Artefice , moftrandoci almeno la
forma de' caratteri greci (IJ) , eh' ei viveffe alquan-
to prima dell' Era Criftiana . Delle cinque Eroine poi
qui dipinte Latona (I2) , Nìobe (x3) , Febe (h) , Bee-
rà
(7) Nelle Sculture non è co/a ordinaria il trovarvi/
il nome dell' Artefice . Nelle dipinture de' Vafi una fola
fen'è veduta , a noftra notizia , col nome del Pittore .
Negl' Intonachi neffuna , per quel, che fi fappi a .
(8) Fu coftume degli antichi 'Pittori apporre i nomi
alle perfine , che dipingeano : e di Polignoto avverte
Paufania X. z$., che formava i nomi a capriccio nelle
fue pitture .
(9) AAEZANAPOS A0HNAIO2 ErPA<DEN . Plinio
nella dedicatoria della Storia Naturale all' Imperator
Tito fcrive, che gli antichi Pittori , e Scultori ebbero
in cojlume nelle opere loro pili perfette concepire in tem-
po pendente le ifcrizioni, cosi : Apelles , o , Polycle-
tus faciebat : come fé volejfero , che quelle opere foff ero
fempre confiderate , come filo cominciate , e non perfe-
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fi legge fitto un bufo : AIIOAAftNIOS EIIOHSE ; Apol-
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feo del Mufeo del celebre nojlro D. Giufeppe Valletta ,
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