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VOLA V.
(0
U E S T A pittura (2) , eli' è una delle
più grandi (3), che abbia il Mufeo Rea-
le , merita per ogni riguardo edere an-
noverata ancora tra le più belle (0. El-
la era , quando fi trovò , molto ben
conservata , e i fuoi colori erano vivi
e frefehi ; ma col tempo ha perduto al-
quanto . Le figure fon ben di/pofte ; e ciafeuna parte fua
Tom. I. Pit. D è ben
(0 Nel Catal. N. CXIV.
(2) Tra le prime felici feoverte fatte negli fcavi di
Refina fi trovo nel 1739. quefla pittura con più altre
in una gran Jlanza , che fu creduta un tempio , di
cui fi ragionerà altrove .
(j) Vitruvio VII. <;. spiegando , come alle varie
parti degli edificii fi affegnàffero convenienti generi
di pitture , dice : Nonnullis in locis item iìgnorum
Megalographiam , habentera Dcorum fimulacra , feu
fabularum difpofitas explicationes. Non minus Tro-
janas pugnas , feu Ulyffis errationcs . T)a quefie pa-
role par, che fi raccolga , che le pitture con perfo-
naggi rapprefentanti 0 T)ei , 0 Eroi , e le loro fa-
volofie azioni , foffero dagli Antichi compirefe fiotto
il nome di Megalografia, a differenza delle altre pit-
ture, che conteneano perfonaggi a capriccio -, non che di
quelle , ove cacce , pefiche , paefini, architetture, 0 al-
tre si fatte cofe erano efprejje: di ciafeuna delle quali
forte averemo di mano in mano occafione di far parola.
(4) Avverte "Plinio XXXV. io. che i gran Maefiri
non dip'rageano se non sulle Tavole, chepotejfero trafi-
p or tarfi facilmente , e agi' incenda e alle rovine fot trarfi-,
il dipingere sul muro era opera degli Artefici di poco
conto . Non è però , che talora tra gì ' intonachi non
s' incontraffero i miracoli dell' arte . Lo fteffo 'Plinio
XXXV. 3. parla con maraviglia dell' Atalanta , e del-
l' Elena , antichijfime pitture, che a' tempi fiuoi fi offer-
ii avario in Lanuvio traile rovine delle mura d' un
tempio. Paufania e pieno delle pitture , che Polignoto,
ed altri avean fatte nelle mura de' tempii , e ne' por-
tici della Grecia . Sappiamo da Vitruvio , da Lucia-
no , e da Plinio me defimo , che l' antico cofiume di
pingere su' pareti fi rinnovò ne' tempi di Augitfio ,
e fi mantenne fiempre in appreffo , come anche oggi è
in ufo , ne' pubblici , e ne privati edificii . Or del
gufto , e della maniera di quefla , e delle altre nofire
pitture giudicheranno i periti ntll' arte . Quel , che
pojfiamo noi con molta verifimiglianza affermare, egli è,
che se gli autori delle nofire pitture non furono tutti
perfetti nel lor mefiti ere} ebbero però quafi fiempre avan-
ti
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VOLA V.
(0
U E S T A pittura (2) , eli' è una delle
più grandi (3), che abbia il Mufeo Rea-
le , merita per ogni riguardo edere an-
noverata ancora tra le più belle (0. El-
la era , quando fi trovò , molto ben
conservata , e i fuoi colori erano vivi
e frefehi ; ma col tempo ha perduto al-
quanto . Le figure fon ben di/pofte ; e ciafeuna parte fua
Tom. I. Pit. D è ben
(0 Nel Catal. N. CXIV.
(2) Tra le prime felici feoverte fatte negli fcavi di
Refina fi trovo nel 1739. quefla pittura con più altre
in una gran Jlanza , che fu creduta un tempio , di
cui fi ragionerà altrove .
(j) Vitruvio VII. <;. spiegando , come alle varie
parti degli edificii fi affegnàffero convenienti generi
di pitture , dice : Nonnullis in locis item iìgnorum
Megalographiam , habentera Dcorum fimulacra , feu
fabularum difpofitas explicationes. Non minus Tro-
janas pugnas , feu Ulyffis errationcs . T)a quefie pa-
role par, che fi raccolga , che le pitture con perfo-
naggi rapprefentanti 0 T)ei , 0 Eroi , e le loro fa-
volofie azioni , foffero dagli Antichi compirefe fiotto
il nome di Megalografia, a differenza delle altre pit-
ture, che conteneano perfonaggi a capriccio -, non che di
quelle , ove cacce , pefiche , paefini, architetture, 0 al-
tre si fatte cofe erano efprejje: di ciafeuna delle quali
forte averemo di mano in mano occafione di far parola.
(4) Avverte "Plinio XXXV. io. che i gran Maefiri
non dip'rageano se non sulle Tavole, chepotejfero trafi-
p or tarfi facilmente , e agi' incenda e alle rovine fot trarfi-,
il dipingere sul muro era opera degli Artefici di poco
conto . Non è però , che talora tra gì ' intonachi non
s' incontraffero i miracoli dell' arte . Lo fteffo 'Plinio
XXXV. 3. parla con maraviglia dell' Atalanta , e del-
l' Elena , antichijfime pitture, che a' tempi fiuoi fi offer-
ii avario in Lanuvio traile rovine delle mura d' un
tempio. Paufania e pieno delle pitture , che Polignoto,
ed altri avean fatte nelle mura de' tempii , e ne' por-
tici della Grecia . Sappiamo da Vitruvio , da Lucia-
no , e da Plinio me defimo , che l' antico cofiume di
pingere su' pareti fi rinnovò ne' tempi di Augitfio ,
e fi mantenne fiempre in appreffo , come anche oggi è
in ufo , ne' pubblici , e ne privati edificii . Or del
gufto , e della maniera di quefla , e delle altre nofire
pitture giudicheranno i periti ntll' arte . Quel , che
pojfiamo noi con molta verifimiglianza affermare, egli è,
che se gli autori delle nofire pitture non furono tutti
perfetti nel lor mefiti ere} ebbero però quafi fiempre avan-
ti