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Le pitture antiche d'Ercolano e contorni (Band 1) — Neapel, 1757 [Cicognara, 2645-2]

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https://doi.org/10.11588/diglit.3711#0258
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iti

24Ó

TAVOLA XLVII.

]o cocchio (4), ed è guidato da un Grillo (5) che tiene col-
la bocca le redini. Non è nuovo il vedere sì fatti fcherzi,
o allufioni (6), che voglian dirfi, sulle gemme (7), e nelle
medaglie ancora (8).

L'altra pittura contiene de' pefci di varie forti (9).



\

p. 387. dice , che a'tempi di Tolommeo Filadelfo fu-
rono veduti in Alexandria ég p.syu Sxvfix, come una
gran maraviglia i Pappagalli, i Pavoni, / Faggiani,
e altri rari uccelli. In Roma erano a' tempi di Gar-
rone conofeiuti, ma Tariffimi : fcrive egli de Re Ruft.
lib. III. cap. 9. parlando di una forta di Galline non
ordinarie: In ornatibus publicis folent poni cum p/it-
tacis , ac merulis albis , item aliis id genus rebus
inulkaris . Anche Ovidio piangendo la morte del 'Pap-
pagallo della fua Corinna Amor. II. El. 6. lo chiama

, . . extremo munus ab orbe datum .
Eranfì però già rendati meno rari fitto Auguflo .
Onde e notabile quel , che dice 'Plinio VI. 29. il
quale nel riferire l'itinerario da Siene a Meroe, de-
gli efploratori mandati da Nerone , defcfiveudq
r ifola Gagaude , dice : Inde primum viias aves
Pjittacos .

(4) Sono degne di ojfervarfi in queflo cocchio le
ftanghe. Ed e graziofo il vedere , come l'abbia
efprcjfe il pittore attaccate al collare del Pappagallo .

(?) Il Bochart nel Hieroz. lib. IV. cap. I. a
Vili, parla diffufamente di tutte le fpecie di Locujte,
delle loro proprietà , e de' varii nomi prejfo gli
Eurei , gli Arabi , e i Greci: e tra quefte al cap.I.
p. 45'L numera anche il Grillo . / Greci chiamano
rpv'/J^ov il porco dal grunnito di quello : benché Tpv
anche chiamino qualunque cofa piccola. Suida in Tpv.
Crede Ifidoro XII. 3. che Gryllus _/& cosi detto dal
fuono , 0 Jlrìdore , che fa . Parla egli del Grillo canta-
juolo, di cui fcrive anche Plinio nel fine del lib. XXIX.
Gryllus cum fua terra errbflus & illitus . Magnarti au-
toritatem huic ammali perhibet Nigidius : majorem
Magi, quoniam retro ambulet , terramque terebret,
ftridat no&ibus . Venantur eum formicae circumligato
capillo in cavernam ejus conjeftae, efflato prius pul-
vere , ne sese condat : & ita formicae complexu
extrahitur . Lo ftejfo Plinio XXXV. 4. parlando di
Antifilo Egizio difcepolo di Ctefidemo dice : Idem

jocofo nomine Gryllum ridiculi habitus pinxit . Un-
de hoc genus picturae Grylli vocantur . Vuole ivi
l' Arduino , che 7 Grillo dipinto da Antifilo fot]e un
uomo . Per altro ebbero quejlo nome anche gli uomi-
ni , e fon famofi il padre , e 7 figlio di Senofonte così
chiamati .Non è però, che non fi pò]]a intender Plinio
anche dell' animaletto Gryllus : onde le pitture ca-
pricciofe ave/fero il nome di Grilli. Crede il Menagìo
Orig. Ling. Ital. v. Grillo , che grillo in fentinten-
to di fantafie , e ftravaganti ghiribizzi fi dica dal
grillo appunto firavagantijfimo animaletto, che 0 fal-
ta , 0 fia fermo : ficcome Capriccio fi dice dalle Jlra-
v aganze della capra. Tutto quejlo fi avvertì da tal,
che volle fojtenere, che Plinio intenda per Grylli an-
che quei che fon detti cavallette , del qual genere è
quello , che qui fi vede . Ma tutto ciò , eh' egli dijfe,
non fu interamente approvato.

(6) 'Pensò taluno , che potejfe ejfer quefla una
fiat ir a parlante , che avejfe allufione a qualche fatto
particolare , con efprimerfi fitto la figura d^l Grillo
e del Pappagallo i caratteri de' due perfonaggì , de'
quali il primo avejfe il domìnio siili' animo del fecon-
do , con aver fi forfè anche rapporto a' nomi loro. Si

fece menzione a quejlo propojito della famofa venefi-
ca chiamata Locufta , di cui Nerone fi avvalfe per
avvelenar Claudio , e Britannico ; e molte donne Ro-
mane se ne fervirono per avvelenare i loro mariti.
Si veda Tacito Armai. XII. 66. e XIII. if. e Gio-
venale Sat. I. v. 69. a 72.

(7) In una gemma prejfo l' Ago/lini P. II. Tav.
143. fi vede un carro tirato da due Galli , che fon
guidati da una Volpe , che tiene tra le zampe L re-
dini .

(8) Si veda Volfango Lazio Graec. Ant. lib. II.
cap. II. Tab. V. n. 9.

(9) Sì veda il Catalogo N. CCC. Abbiamo già
avvertito altrove quel , che dice Plinio di fimili
pitture.

TAVOLA XLVIII.
 
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