li DISCORSO
silique,l’obolo,la dramma,i menti, i sollati;
le quali monete valeuano più & meno, se-
condo il lor peso. Si risponde, che l’andare
annouerando le monete antiche, & dichia-
rando quel che valeuano, non fa à propos-
to,nè pruoua,che le medaglie di qualunque
metallo, di oro, ò di argento, sieno antica-
mente siate monetejperchc non si dislingue
la moneta antica, da quelle che sono vera-
mente siate medaglie,anzi si confondono
insieme,ch’è grande errore di chi lo dice,
non hauendo di ciò autore alcuno per tesli-
monio ; & il parlare senza distinguere luna
cosa dall’altra,come serine Aristotele,è'pro-
prio della moltitudine,& non di persona in-
tendente;concio sia cola, che douendosi da
questiprouare,chele medaglie sieno siate
monete da spédere,invece della pruoua,fan
no la suppositione,che così sia, & no è altro,
che il voler pruouare vna cosa no conosciu-
ta ,pervn’altrache men nota sia.
L’altra ragione,ouer congettura che chia
mar la vogliamo, è, che molte medaglie so-
no talmente consumate dall’uso,& non dal-
la rugine, & dal cótinuo hauerle in que’ tem
pi maneggiate, che hanno perdute tutte le
parti
silique,l’obolo,la dramma,i menti, i sollati;
le quali monete valeuano più & meno, se-
condo il lor peso. Si risponde, che l’andare
annouerando le monete antiche, & dichia-
rando quel che valeuano, non fa à propos-
to,nè pruoua,che le medaglie di qualunque
metallo, di oro, ò di argento, sieno antica-
mente siate monetejperchc non si dislingue
la moneta antica, da quelle che sono vera-
mente siate medaglie,anzi si confondono
insieme,ch’è grande errore di chi lo dice,
non hauendo di ciò autore alcuno per tesli-
monio ; & il parlare senza distinguere luna
cosa dall’altra,come serine Aristotele,è'pro-
prio della moltitudine,& non di persona in-
tendente;concio sia cola, che douendosi da
questiprouare,chele medaglie sieno siate
monete da spédere,invece della pruoua,fan
no la suppositione,che così sia, & no è altro,
che il voler pruouare vna cosa no conosciu-
ta ,pervn’altrache men nota sia.
L’altra ragione,ouer congettura che chia
mar la vogliamo, è, che molte medaglie so-
no talmente consumate dall’uso,& non dal-
la rugine, & dal cótinuo hauerle in que’ tem
pi maneggiate, che hanno perdute tutte le
parti